facebook  twitter  vimeo  YouTube  

Menu
  • Categoria: Interviste
  • Scritto da Matteo Da Fermo

Dall'ingresso in Roccia Music al nuovo album in uscita: intervista a Corrado a.k.a. Coco

Corrado_Luche

Dall'essere fan di Luchè, al diventarci migliore amico e collega, nel mondo del rap prima e in un ristorante a Londra poi: la storia di Corrado è una di quelle ai limiti dell'utopia. Proprio per questo abbiamo buone aspettative sul suo nuovo album, da trascorsi particolari possono nascere solamente lavori ed "opere" altrettanto particolari. Coco - è questo il suo nuovo nome - è infatti in procinto di pubblicare il suo nuovo album, il suo primo vero e proprio album ufficiale, dopo un Ep con Geeno, diversi lavori con Poeesia Cruda e molti featuring. Lo abbiamo intervistato per sapere qualcosa di più.

1. Come mai questo tuo nuovo album arriva dopo ben 4 anni dal tuo ultimo lavoro? Volevi creare un determinato tipo di album ed hai aspettato fino a che non sei arrivato a realizzarlo in tutto e per tutto o ci sono stati altri impedimenti?

Mah diciamo che principalmente non mi sentivo pronto al 100% , quando ho iniziato a lavorare all’album sentivo di essere influenzato da troppe cose. Mi ero da poco trasferito a Londra ed ero praticamente risucchiato da questo “nuovo mondo” per me. Sentivo di avere il bisogno di esprimermi, di cacciare fuori la mia vera identità. Il mio rapporto con la musica é spesso molto conflittuale. Diciamo che non la vivo benissimo hehe, un po un amore e odio, perché spesso é l’unica che riesce a cacciare fuori le mie debolezze. In questi ultimi 4 anni avrò scritto abbastanza da fare 3 album. Ma sentivo che c’era sempre qualcosa che non andava. Non ero del tutto io. Sia per quanto riguarda il sound che a livello comunicativo, c’era sempre qualcosa che mi frenava, allora mi sono staccato completamente da tutto, mi sono preso il mio tempo ed ho cominciato a rilavorare da capo all’album con tutt’altro approccio, pensando solo ed esclusivamente a cosa avessi da esprimere attraverso la musica più che a dovevo volessi arrivare.

2. Hai cambiato il tuo nome da "Corrado" a "Coco": qual è il motivo di questa scelta?

In realtá non c’é un motivo vero e proprio. Semplicemente da quando mi sono trasferito a Londra, Molti amici conosciuti qui hanno cominciato a chiamarmi Coco (forse perché più semplice da pronunciare di Corrado) ed é stata quasi una cosa naturale per me cambiare. Tutti mi chiamano Coco ormai.

3. L'entrata in Roccia Music che conseguenze ha avuto nella produzione del disco ? Conoscevi tutti gli artisti dell'etichetta prima di entrarci?

Cio che Roccia Music fa ed ha fatto con me é sicuramente avermi dato la massima libertà nel fare cio che volevo. Ed é questo che più di tutto rende Roccia un collettivo e una label seri. Mi sono sempre sentito prima di tutto stimato e supportato da loro artisticamente indipendentemente da tutto, anche durante il mio periodo di “letargo” e questo mi ha dato una grande forza. Personalmente non conoscevo nessuno. Seguivo Achille da un po, e ricordo che quando si ufficializzò il suo ingresso in Roccia per lui, Marra e Shablo erano a Londra da noi e ci raggiunse anche lui. Fu bello! Li scattammo una delle prime foto tutti insieme come collettivo Roccia Music.

4. Già nel tuo lavoro "Doveva andare così" del 2012, con Geeno si nota una perfetta omogeneità tra i tuoi testi e le sue produzioni: nella tua crescita come rapper quanto è stato importante conoscerlo sin dai tuoi inizi?

Mah diciamo che forse senza Geeno non esisterei adesso hehe, nel senso che abbiamo quasi cominciato insieme, anzi lui é stato uno dei primi a spronarmi a fare musica. Lui fa beat da sempre, e ricordo che quando ero piccolo lui aveva già una sorta di fama nel quartiere, tra i ragazzi che si stavano avvicinando al rap, lui sapeva tutto, dava consigli, faceva 10 beat al giorno. é stato uno dei primi ad ascoltare una mia strofa rap e a dirmi “wa fra tu devi fare rap” “facciamo qualcosa assieme” e da li non ci siamo staccati più. E’ l’unico che se si siede con me a fare un beat già sa cosa ho in mente. Non devo neanche parlare.

5. Invece l'amicizia con Luchè quanto ha influito nella tua carriera? Come nacque?

L’amicizia con Luche é tipo quelle cose che racconti e non ti credono. Poiché io ho conosciuto Luche perché io e Geeno eravamo super fan dei CoSang. Forse tra i primi in assoluto. Prima che uscisse “Chi More Pe Mme” il loro primo disco già sapevamo tutto di loro. Li seguivamo dappertutto. una sera avemmo una soffiata che sarebbero stati ad un locale vicino casa nostra e corremmo subito li. Sembravamo groupie (lol), e aspettammo li fuori tipo 4-5 ore e mentre stavamo quasi per andare via sconfitti da lontano lo vedemmo arrivare. Lui fu molto freddo e schivo, ma fa parte del suo carattere all’inizio se non lo conosci può darti questa impressione, ma invece é completamente l’opposto. Dopodiche col tempo continuammo a seguirli dappertutto, concerti, show case, dj set, al 2the beat a Bologna, dormimmo in stazione solo per andarli a supportare sotto al palco e sentire in anteprima un paio di pezzi del disco in uscita. Ricordo eravamo gli unici napoletani li sotto. Da li cominciammo a stringere sempre di più fino a diventare migliori amici e a condividere tutto assieme. Anche lui come Geeno é parte fondamentale della mia “carriera” , il suo modo di vivere e fare musica, lo rendono secondo me uno tra gli artisti più influenti e significativi del rap italiano. Mi ha insegnato tanto e continua a farlo. Ho avuto l’onore e il piacere di girare in tour con lui sia con L1 che con L2 e sono state entrambe esperienze fantastiche oltre che essere un ottimo modo per fare esperienza sul palco. Devo tanto a lui. Mi ha seguito passo per passo per tutta la realizzazione del disco. E’ un artista vero.

6. Londra, dove vivi da diverso tempo, ormai è diventata una città multiculturale sotto tutti i fronti. Quanto è stato determinante nella scrittura del tuo disco il poter vivere in una città del genere? E quanto a livello di sonorità?

Sicuramente come dicevo prima il rallentamento nell’uscita del disco é stato anche dovuto a questo. Qui é un influenza continua. Veramente puoi trarre ispirazione dappertutto. Poi qui la musica é vissuta diversamente, é tutto un altro approccio ed anche questo mi ha aiutato molto ad esprimermi e ad essere me stesso al 100%. Ho conosciuto tante persone che fanno musica qui ed ognuna di loro mi ha dato qualcosa.

7. Nella capitale inglese Tu, Luchè e Geeno qualche anno fa avete aperto la pizzeria "Bravi ragazzi". L'idea di aprirla la avevate in testa prima di arrivare in città o l'avete maturata lì? Che ruolo svolgete voi tre nel ristorante?

Per essere precisi la pizzeria la abbiamo aperta io e Luche, Geeno é qui con noi in questa avventura. Diciamo che l’idea di aprirla é stata principalmente di Luche. Lui aveva in mente questa cosa da un po di anni, poiché lui era un bel po' che viveva a Londra e che faceva avanti e indietro. E mi ha proposto di aprirla con lui. Cosi é nato “Bravi Ragazzi”.

8. Da poco tu e Luchè avete lanciato la linea d'abbigliamento "Black Friday": avete intenzione di buttarvi sul mercato dell'abbigliamento completamente - come Marracash con "KG- Peso"ad esempio - o rimarrà un qualcosa di confinato online ed in vendita ai concerti?

Mah diciamo che da sempre sia io che Luche siamo sempre stati molto attenti alle nuove influenze, per quanto riguarda la moda e lo streetwear. Black Friday nacque un po di anni fa a pari passo con l’uscita di L1 , e nacque proprio così, in maniera molto spontanea per il gusto di indossare qualcosa che ci rappresentasse e che allo stesso tempo fosse creata da noi. Con gli anni questa idea si é sviluppata sempre di più ed é entrato a far parte del progetto anche Mario Pini, noto designer napoletano. Con lui abbiamo deciso di concretizzare Black Friday sempre di più e farlo diventare un brand a tutti gli effetti. Siamo usciti da poco con la prima uscita. A breve ne seguiranno altre. Restate aggiornati, abbiamo tante belle cose in cantiere.

9. Tornando a parlare di musica, indubbiamente la tua caratteristica migliore - oltre alla versatilità sul beat, dove passi dal cantato al rap facilmente - è la scrittura: qual è il tuo metodo di scrittura? Ti è sempre risultato facile farlo?

Assolutamente no. Spesso posso stare anche un mese su un beat e non riuscire a scrivere neanche una parola. Il mio metodo di scrittura é molto istintivo, mi faccio trasportare. Non seguo delle regole o dei metodi, se il beat mi trasporta vado, altrimenti faccio un po fatica. Diciamo che il beat gioca il ruolo fondamentale nel mio processo di scrittura perché é come se fosse il mio trampolino.

10. Di quali collaborazioni di questo disco - con rapper o produttori - sei più contento? Che risposta ti aspetti da questo album, dal pubblico e dalla scena?

Sicuramente oltre ai già citati Geeno e Luche, hanno giocato un ruolo fondamentale D-Ross & Sarah Tartuffo , Rc Music , che mi hanno curato tutti i missaggi del disco. Sono state forse tra le 2 settimane più belle delle mia vita. Una full immersion di musica e ispirazione. Devo tanto a loro, mi hanno insegnato e dato tanto in questi 4 anni. 2 musicisti a 360 gradi. Non vedo l’ora di fare un altro disco solo per rilavorare insieme hehe. Per il resto ancora non ho svelato featuring ma vi anticipo che non ce ne saranno molti, volevo fare una cosa quasi del tutto personale. Mi va sicuramente di nominare Haru, un ragazzo giovanissimo del tutto emergente che mi ha prodotto un beat per il disco. L’ho scoperto per caso su instagram e l’ho contattato. La cosa curiosa é che lui mi ha mandato questo beat a disco chiuso, 2 giorni prima che partissi per masterizzarlo, pero il beat mi ha preso talmente tanto che in un giorno ho scritto e registrato per riuscire ad inserirlo e addirittura adesso é il primo singolo ufficiale dell’album, nonché il mio pezzo preferito. Anyway, non so cosa aspettarmi, non ci penso molto, anzi ad essere sincero non ci sto pensando proprio, da perenne insoddisfatto già sto pensando a fare qualcosa di nuovo magari un ep da far uscire a breve. (Speriamo)

11. Hai in progetto di tornare in Italia a promuovere il disco con instore, concerti o qualcos’altro?

Si sicuramente scenderò spesso in italia con l’uscita del disco.

12. Info, contatti e saluti

Grazie mille HIPHOPREC , sono stato super logorroico (lol)

 

Matteo Da Fermo
Author: Matteo Da Fermo
"Quando ancora c'era qualcosa che avesse un senso non pensavamo ad entrarti da dietro noi pensavamo ad entrarti dentro" (Bassi Maestro).