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HIPHOPREC.com - TOP 10 ITA 2016

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Puntuali come ogni anno eccoci qua a tirare le somme del 2016, un'altra annata ricchissima di news per il rap italiano e contraddistinta dallo sbocciare del fenomeno "trap", se così lo vogliamo chiamare. Noi di HIPHOPREC.com ci siamo riuniti e abbiamo stilato una classifica di quelli che secondo noi sono stati i migliori dischi (album, mixtape, EP) del 2016, raccogliendo i voti di ogni membro dello staff e realizzando delle semplici medie per decidere questa top ten. Come al solito, fateci sapere anche la vostra di classifica!

MARRACASH & GUÈ PEQUENO - SANTERIA

Era il disco più atteso dell’anno e non ha tradito le aspettative. Come la Santeria fu uno strumento di contrapposizione al cristianesimo, la "Santeria" di Marra e Gue’ è una decisa presa di posizione verso il mondo esterno/interno al rap game. Lo si denota dai contenuti critici e dalle varie frecciatine che accompagnano l’album per l’intera sua durata.  "Santeria" è il ritratto dei gusti dei suoi stessi artisti, con pregi e difetti del caso: la varietà di sound e la portata mainstream dell’album hanno permesso la divulgazione ed il consenso anche dell’ascoltatore medio e di un pubblico fuori dal contesto hip hop. D’altro canto, dopo un primo ascolto, i diversi mood e le varie sonorità risultano un tantino eccessive e oscurano l’idea concettuale del progetto. Marra e Gue’ hanno dimostrato, pur senza particolari innovazioni, di essere una spanna sopra il resto della scena e, con il passare del tempo, questo progetto diventerà una pietra miliare dell’hip hop italiano e, si spera, della musica italiana di nuova generazione. Anzi, per restare in tema sacro-profano, Santeria diverrà un culto. 

Luchè - MALAMMORE

Possiamo affermare con sicurezza che "Malammore" è il disco della maturità di Luchè. Questa frase dovrebbe suonare strana visto che si sta parlando di un’artista da decenni sulla scena e che vanta collaborazioni con tutti i più grandi rapper italiani. Ma Luchè ha intrapreso da qualche anno una nuova strada e questo album è sicuramente il suo punto di arrivo e di nuova prossima partenza. "Malammore" presenta diciannove tracce in cui la voce dell’artista la fa da protagonista nel racconto della sua città e del suo vissuto, rendendo l’album un mix di carisma ed intimità e raggiungendo la perfetta disinvoltura nel cambio di accento tra dialetto e italiano, tra rappato e cantato. Il punto di forza dell’album è proprio questo mood intimo e sentimentale che si abbina molto bene alla schiettezza e al rap crudo del rapper napoletano, in un perfetto mix di sound innovativi e produzioni molto fresche. "Malammore", nonostante qualche ripetizione qua e là, si piazza di diritto tra le uscite più rilevanti dell'anno e carica di aspettative il pubblico per il prossimo album che, a sentire Luchè, non dovrebbe farsi troppo aspettare.

Salmo - Hellvisback

L’uscita del disco di Salmo è stata ovviamente accompagnata da aspettative infinite che il rapper sardo non ha mancato di realizzare. "Hellvisback" è un concept album curato nei minimi dettagli, in linea col precedente lavoro, "Midnite", ma in grado di esser innovativo e mai banale. In poco tempo è già diventato un cult, e non ha nulla da invidiare a produzioni internazionali grazie anche alla presenza nel disco di una leggenda come Travis Barker. "Hellvisback" realizza Salmo come un artista a 360 gradi, capace di raccontare, tramite le sue rime ed il suo stile inconfondibile, un immaginario ed un mondo che abbiamo imparato a conoscere nel tempo, grazie alla costanza ed alla qualità della sua musica che da anni ci fa viaggiare verso altri lidi. Superbo.

Achille Lauro - Ragazzi Madre

Parlare di questo disco non è una cosa semplice perchè, al contrario di quello che può sembrare ad una prima occhiata, Achille Lauro non è affatto un semplice coatto delle periferie Romane (cioè sì, anche, ed è per questo che ci piace) però questo non vuol dire che la sua musica sia banale o scontata.  "Ragazzi Madre" è il primo disco ufficiale rilasciato dopo la sua uscita da Roccia Music, un concept album molto crudo, un grido forte e chiaro in cui il rapper romano riesce a trovare il perfetto mix tra la trap che spopola ovunque e un rap molto più street e (passatemi il termine) gangsta. Lungo 14 tracce, interamente prodotto da Boss Doms, nell'ascolto si alternano delle fasi molto crude e forti (che sono una grossa fetta dell'album) come "Coca cola light" o "Ragazzi Madre" a pochi momenti più rilassati come "Ulalala" feat. Gemitaiz o "Amore e Grammi" feat. Fred de Palma. Oltre ai featuring già citati si possono trovare al suo interno Coez, Simon P, Sedato Blend e QBP che rendono ulteriormente più variegato il tutto. Chiunque abbia considerato Achille Lauro come un rapper di passaggio, senza particolari abilità o talento, dovrà ricredersi dopo aver ascoltato con calma questo album

EMIS KILLA - TERZA STAGIONE

Emis Killa aveva preannunciato un ritorno a quella che era la sua musica "di una volta" e così aha fatto, almeno in parte. "Terza Stagione" infatti segna indubbiamente un taglio netto con gli ultimissimi lavori del rapper milanese, per tornare a quelle che erano le punchlines e i temi propri dell'Emis Killa più giovane. Il bello di questo disco è tuttavia che tale processo è avvenuto comunque con un' inevitabile maturità artistica e umana che il tempo ha fatto accumulare al rapper ed all'uomo. Forse sarebbe potuto essere un disco ancora più "zarro", ma probabilmente sarebbe stata una forzatura. Il disco è bello, omogeneo e "real" così com'è e solo una persona che non vuole bene al rap italiano potrebbe odiare Emis ed il suo successo.

egreen - more hate

Non era facile replicare il successo di un lavoro come "Beats n’ Hate", soprattutto dopo aver attirato su di è una cifra di feedback positivi grazie anche all’esperimento, riuscito alla grande, fatto con Musicraiser. Anche quest’anno Fantini ci ha convinto, replicando il concept dell’abum ma dando più spazio questa volta all’odio appunto, alle rime nude e crude alle quali ci ha spesso abituati accompagnate da strofe di livello di rapper come Nex Cassel, Er Costa e Claver Gold. Una formula vincente non va cambiata ed Egreen ci ha preso alla grande, conquistandosi un meritato posto nella classifica di quest’anno. Massiccio.

Rkomi - Dasein Sollen

Per chi non conosce il golden boy di Calvairate, questo mini disco, giudicandolo senza averlo ascoltato, potrebbe essere l'ennesimo EP scarno di contentuti, in una scena pregna di artisti che spesso hanno poco da dire. Per fortuna invece in questo 2016 Rkomi è stata una delle rivelazioni maggiori, se non la più grande. Perchè è vero che artisti come Tedua, Izi e Sfera Ebbasta piacciono, ma fanno anche storcere la bocca a molti. Rkomi invece mette d'accordo tutti e non potrebbe essere altrimenti: stile unico, tecnica, suoni freschi e innovativi e una scrittura che non mi vergogno di definire poetica, nel senso di capace di ricreare immagini che arrivino dritte alla pancia giocando con le parole come pochi in Italia. Alla luce di tutto ciò, questo EP non poteva che essere uno dei migliori dell'anno.

Jack The Smoker - Jack Uccide

Jack Uccide? Si, Jack Uccide e lo ha dimostrato ancora una volta nelle 15 tracce che compongono il suo attesissimo ultimo album ufficiale. I suoi fan lo aspettavano da anni e fin da subito ha ottenuto ottimi feedback: completo, vario, fluido e ricco di punchline che ti fanno fare immediatamente ciao ciao con la mano. Jack The Smoker al mic è un mostro sopra i beat prodotti da Low Kidd e soci, ma è anche uno da applausi a scena aperta come nel brano "5 Momenti Top". Vai Jack!

SFERA EBBASTA - SFERA EBBASTA

Volenti o nolenti, è doveroso ammettere che questo è stato l'anno della trap (in Italia), anche qui adesso abbiamo una scena trap consolidata che fa numeri, che fa views, live e tutto ciò che ne consegue. Il personaggio in questo momento più rilevante e più esposto mediaticamente (insieme a Ghali) è senza ombra di dubbio Sferaebbasta che è uscito quest'anno con Def Jam/Universal con il suo primo disco, "Sferaebbasta".  Il disco, interamente prodotto da Charlie Charles (con l'unica eccezione di "Bang Bang" co prodotta da Chris Nolan), si snoda lungo 11 tracce in cui vengono affrontati temi molto classici, molto hip hop, la voglia di emergere da una situazione difficile ("Equilibrio"), il desiderio di essere riconosciuto come un artista, l'appartenenza ad un gruppo ("BHMG") ma si trova anche spazio per un pezzo d'amore ("Bang Bang”). Di certo questo non è l'album dell'anno perchè come contenuti o come sonorità non va ad aggiungere niente di quanto sia già stato detto o sentito nell'ultimo anno, tuttavia è giusto inserirlo nella nostra top ten perchè è stato l'album che in qualche modo ha ufficializzato e portato alla massa la trap in Italia.

MODER - 8 DICEMBRE

Solo con le prime 3 tracce "8 dicembre" fa capire la forza lirica di Moder, un Artista con la A maiuscola, capace di mettere l'anima in ogni testo e che con questo album fa finalmente il suo ritorno ufficiale nella scena. Un disco sicuramente non facile da scrivere, collegato ad una data significativa, nel bene e nel male, per il rapper ravennate, e che nella sua interezza ci fa capire chi è Moder e quanto sia forte a fare una cosa non del tutto scontata nel 2016: fare RAP!

ALTRI DISCHI DA ASCOLTARE ASSOLUTAMENTE

"Dead Poets" di Dj FastCut

"Rap'Autore" de Ill Turco

"L'uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti" di Murubutu

"K273" dei K273

"Il richiamo della foresta" di Zampa

"N Mixtape" di Nerone

"Justin" di Jesto

"Mitridate" di Axos

"Fino A Qui" di Dutch Nazari

"IVBILAEVM" di Uzi Junkana, Riky e Kill Mauri

...buon ascolto e, già che ci siamo, buon anno!

(lo staff)

 

 

 

Matteo
Author: Matteo
"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".