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Intervista a Dutch Nazari, un rapper che dà peso al contenuto

Dutch_Nazari

Attraverso questa nostra nuova intervista andiamo alla scoperta di Dutch Nazari, rapper padovano classe '89, e del suo ultimo EP, Diecimila Lire, realizzato con la supervisione artistica di Dargen D'Amico.

1. Ciao Dutch! Partiamo con questa semplice domanda, utile magari a chi ancora non ti conosce: come ti descriveresti come rapper? 

"Rapper o cantante? Mi sa che abbatto i confini/ puoi chiamarmi Riccardo Ducciante o Francesco Duccini…o Duccio Dalla!" (Autocit.) 
Scherzi a parte: posso dire che nell'eterna disputa sull'importanza o meno dei contenuti nel rap, sto dalla parte di chi dà peso al contenuto (ma sempre con grande attenzione anche alla forma.)

2. Raccontaci come è nata la collaborazione con Dargen D’Amico, supervisore artistico del tuo Diecimila Lire EP, dove è presente nella traccia Genio Dentro. Anche tu hai un genio dentro come i vari artisti che hai citato all’interno del brano? 

Dargen D'amico si è preso bene quando ha visto il video del mio brano "Speculation". Mi ha prima contattato per chiedermi se avevo altri brani con simili atmosfere. La risposta era sì, a quel punto mi ha proposto la produzione a cura di Giada Mesi. 
Il brano "Genio Dentro" ha un testo a cui sono molto affezionato, perché è dedicato a una persona in particolare, il mio caro amico e scrittore di poesie straordinarie Alessandro Burbank. L'idea del genio capriccioso mi è venuta osservandolo negli anni, notando che lui quanto più non ci ragionava, tanto più partoriva delle metafore o degli accostamenti di idee straordinari. Viceversa tanto più ci si impegnava e tanto meno era in grado di eguagliare i popri versi migliori. Che la parte più geniale di sé, cioè, la dava in un vortice di geniale spontaneità. In tal senso, e anche se mi piacerebbe poter dire il contrario, io quel genio dentro non ce l'ho affatto, io ci ragiono molto sulle cose che scrivo, la mia spontaneità è sciocca e banale. 

3. Ascoltando la title track, in cui utilizzi la metafora delle diecimila lire per indicare qualcosa che ora prima aveva un valore e adesso non più, mi sono posto anche questo quesito: ma l’hai trovata davvero questa banconota? E se sì, cosa ne hai fatto?

Ahahaha no in realtà in questo caso la banconota era una metafora inventata. In un'altra occasione avevo fatto una metafora simile che però era anche vera, e cioè nel brano "La Borsa". Lì si parla di una ragazza che, prima di lasciarmi, aveva dimenticato la propria borsa in camera mia. Ecco quello non solo è vero, ma anche la borsa che si vede nel video è proprio quella borsa lì: metodo Stanislavski elevato all'ennesima potenza.

4. A proposito di soldi, il tema del denaro ricorre anche in Una Monetina: come mai questa decisione?

I soldi secondo me sono uno dei due Valori che le nostre industrie culturali (a partire dal rap mainstream) hanno più sponsorizzato negli ultimi decenni. L'altro è L'amore (meglio ancora: IL VERO amore, inteso in un'accezione facilmente definibile a suon di stereotipi banali e che non tiene minimamente conto della complessità del rapporto tra due persone). 
A ben vedere "Diecimila lire" è una canzone che parla di precarietà nel rapporto con l'oggetto di entrambi questi valori: precarietà economica e precarietà sentimentale.

5. Il brano Speculation, in cui affronti il tema della politica/società italiana, lo concludi in lingua francese: cosa ti ha portato a realizzarlo così? 

Quel ritornello è rimasto un bel po' in sospeso quando ero in fase di scrittura di quella traccia. Il motivo era che tutto quello che scrivevo non mi piaceva, mi risultava banale e forzato. Una notte che non riuscivo a dormire e me ne stavo a letto con gli occhi spalancati mi è venuta l'intuizione che forse il problema non erano le cose che stavo dicendo, ma la lingua in cui le stavo dicendo. La mattina dopo avevo il ritornello pronto, in lingua francese. 

6. Sei nato a Padova nel 1989: cosa ci sai dire sulla scena hip-hop padovana? 

La scena hip-hop di Padova è una figata. Ed è una figata poterlo dire, se pensi al fatto che la stragrande maggioranza delle volte che senti qualcuno parlare della propria scena, ne sta parlando male. 
La scena di Padova mi ha cresciuto e incoraggiato quando ero agli inizi, mi ha portato in rapido tempo a fare amicizia con persone che fino a poco prima consideravo dei mostri sacri inarrivabili. Un esempio su tutti: Bombercitro. Quando io avevo 16 anni e non gli avevo ancora mai parlato di persona, sapevo le sue canzoni a memoria e lo consideravo un idolo. Due anni dopo eravamo compagni di crew.
E quel clima si è mantenuto tale anche quando io ho smesso di essere il ragazzino alle prime armi e altri ragazzi hanno iniziato ad approcciarsi a questo mondo, trattando me e i miei amici con lo stesso rispetto con cui io ai miei tempi avevo trattato quelli che c'erano prima di me.
Sto pensando a Fed Spartaco, che non ho mai nascosto essere il mio preferito, ma come a lui a tutta la sua crew, e come a loro a molti altri giovani mcs di Padova con un grande talento e una grande passione. Per chi non lo sapeva, vi invito a fare un po' di ricerca perché ne vale davvero la pena.

7. Dopo questo EP, che è stato ben accolto dalla critica, hai già in cantiere nuovi progetti?

Sto già scrivendo il prossimo, che sarà un LP. Per ora dico solo questo. 

8. Info, contatti e saluti. 

Per chi è in zona-Veneto ci vediamo Sabato 29 Novembre al Pedro per il doppio live mio e del mio amico Willie Peyote. 
Scaricatevi l'Ep gratis qui: http://dutchnazari.tumblr.com/
Grazie a tutto lo staff di Hiphoprec, bella regaz!

 

Matteo
Author: Matteo
"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".