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  • Categoria: Interviste
  • Scritto da Hip hop

Intervista a Koki

Intervista a Koki a cura di Andrea “Master A” Sanna

koki

1. Partiamo subito dall’EP che è appena uscito. Raccontaci del tuo lavoro: come nasce "Pathei Mathos"?

Koki) Nasce dalla voglia di avere tra le mani un disco che mi rispecchiasse. Dopo varie bozze ed extempori mi è sembrato che il momento di dar vita ad un progetto concreto fosse giunto. 
Così piano piano, scrivendo pezzi, tagliandone fuori un po' e insistendo su altri, nell'arco di due anni le mie paranoie e i miei mostri sono usciti fuori sotto forma di pezzi che mi soddisfacevano. Il concept diciamo che non è stato deciso a tavolino ma, essendo io un preso male cronico, mi è venuto automatico. Qualsiasi tema che provavo a trattare lo vedevo sempre sotto una  luce che poi tanta luce non era, ma che per come la vedo io fotografava bene quello che è la realtà attuale e prossima. Una visione per niente ottimista, ma estremamente necessaria ed ecco perchè infine il tutto può essere riassunto nel titolo "Pathei Mathos" aka più sai più stai male e più male stai più sai.




2. Ci sono molte collaborazioni in questo progetto, parlaci di chi ti ha dato una mano?

Koki) Si e sono importantissime. Devo dire che sono stato davvero fortunato a trovare e riuscire a collaborare con certi beatmaker. Sono 5 persone diverse, eppure il prodotto finale suona tutto omogeneo e scriverci sopra le mie cose mi è piaciuto un casino, fosse per me avrei scritto tutti pezzi da 20 minuti per quanto mi piacevano quei beat. Sono davvero contento, perchè oltre che liricalmente, il progetto, è parecchio mio anche a livello strumentale nonostante io non abbia tagliato nessun campione, programmato nessuna batteria e suonato alcun synth. Quindi mega props a Agent Oh, DJ Nada, Hotchoc, Max Producer e Rino. Sono contentissimo anche della presenza ai microfoni di Pest e Fobia (Personaggi Scomodi) e ai piatti di Native of a Superior Planet aka il Maestro, che sono persone che stimo tantissimo sia come amici che come artisti e che anche se snaturandosi un po' da quello che fanno solitamente, capendo i miei viaggi e deliri hanno arricchito di skills l'ep. Ah poi Adam, ossia colui che ha curato la parte grafica, gli dovrei fare un monumento, come a tutta la MoodMorning che mi ha dato la possibilità di fare sto disco, trovarmi i contatti coi beatmakers e stampare il cd con un packaging fighissimo!



 

 

3. Il disco è appunto prodotto da questa nuova realtà indipendente: MoodMorning. Di che si tratta e come è nata la vostra collaborazione?

Koki) MoodMorning è un creative lab che si muove nella produzione musicale e nell’organizzazione eventi. Hanno idee innovative e cercano di sovvertire il piattume e le banalità che spesso trovano posto nella scena attuale. È un collettivo che ha una forte identità e una grande apertura mentale, oltre al mio ep ha prodotto i cd solisti di Ares e Pest, più tipicamente “rap classic”, e l’album strumentale di Amon “Red Blue Led (BLACK)” che è un lavoro dal gusto funk ma composto con MPC e campioni mischiati a synth e parti suonate…
Sono fiero di essere all’interno di questo team. La nostra collaborazione è nata da stima artistica reciproca, mi hanno proposto di lavorare ad un mio progetto solista, gestito insieme a loro. Mi hanno aiutato anche nell’ottenere contatti di beatmakers che fossero in linea con l’idea di sound che avevo in testa e così nel tempo è nato “Pathei Mathos”.




4. Pathei Mathos è il tuo primo EP: quali esperienze hai fatto come MC prima di arrivare alla decisione di fare uscire qualcosa?

Koki) Penso un po' quelle di tutti. Ho iniziato in terza media più o meno. Testi che facevano davvero cagare! Poi col passare degli anni ho provato a fare sempre cose nuove, diciamo che mi allenavo parecchio nello scrivere testi, ho passato periodi dove dedicavo tutto solo alla tecnica, altri periodi dove me ne fregavo e scrivevo solo cose mega impegnatissime poi infine, periodi dove scrivevo solo cazzate. 
Lo facevo con la consapevolezza che tutto ciò mi sarebbe servito poi quando sarei uscito con un qualcosa di mio. Alla fine crescendo anche come persona mi sono sentito abbastanza maturo per uscire con sto lavoro.



 

5. Ci sono artisti che ti hanno influenzato come rapper, come persona e nella realizzazione di questo disco?

Koki) Ne esistono un'infinità dato che sono uno che cerca di assimilare tutto. Il primo amore è stato sicuramente per Method e Redman, pezzi come "Da Bump" o "Bring The Pain" mi hanno davvero influenzato troppo e tuttora mi fomento da morire quando sento certe cose che facevano su quei pezzi. Ma l'artista che sicuramente mi ha folgorato di brutto è stato El-p, un cazzo di genio. È come quando i pittori avevano deciso di non disegnare più quelle cose accademiche belline e tutto, per iniziare a far vedere com’era veramente la realtà.  Uscirono fuori robe tipo "Sera sul viale Karl Johan" di Munch che se lo fai vedere a un bambino pensa che sia uno scarabocchio e pensa di farlo meglio.
Ecco io più o meno faccio un sacco di scarabocchi con in mezzo ogni tanto trip Orwelliani e Dickiani.



6. Cosa ne pensi della scena rap italiana ?

Koki) Penso che sia un casino. Ogni mese escono tremila dischi, ep, mixtape, streetalbum, video, streetvideo, streetBoh e se non sono dei soliti nomi conosciuti spesso non sono un granchè. In più mettici che io non sono mai stato un grandissimo fan del rap italiano, già non riesco a stare appresso alle uscite americane figurati a quelle del bel paese! C'è poca voglia di fare cose nuove, si ha paura di essere originali, anche a ragione, dato che pare sia particolarmente rischioso esserlo. Poi non so, io conosco abbastanza bene solo la scena dove sto e a parte poche eccezioni non mi pare un granchè.
Ci sono in giro parecchie cose che io mi vergognerei a farle sentire ai miei genitori. Poi va beh ci sono anche buoni lavori.



7. Hai in cantiere nuovi progetti? 

Koki)Sto lavorando ad un progetto più classicamente rap, con tante collaborazioni, svariati beatmaker e senza un filo conduttore tra pezzo e pezzo. Una specie di quei mixtape senza cassetta e senza mix tra i pezzi. Poi vorrei tanto tornare a lavorare con la gente di Pathei Mathos, specialmente con Max Producer e poi spero di uscire, prima o poi, anche con qualcosa insieme alla mia socia Larri con cui formo il mega team (anche se siamo in due) di supereroi del backpackrap aka I Soliti Due. In testa ho davvero mille progetti, purtroppo non ho molto tempo, ma piano piano spero di poter realizzarne qualcuno.



8. Vuoi aggiungere qualcosa?

Koki) Sì, il link per scaricare gratuitamente l’ep è questo: www.moodmorning.com/Koki_Pathei_Mathos.rar

Se vi volete tenere aggiornati comunque potete visitare il mio space http://www.myspace.com/mrkoki oppure cercare me e MoodMorning su Facebook. Grazie dell’interesse nei miei confronti, un saluto e buone cose.

 

Author: Hip hop