facebook  twitter  vimeo  YouTube  

Menu
  • Categoria: Hip Hop Got Talent
  • Scritto da Matteo Da Fermo

Storyborderline è il nuovo album di rap-conti di Picciotto

picciotto

In un momento storico dove, musicalmente e non, ha la meglio chi sa come vendersi e non chi, effettivamente ha qualcosa da dire, bisogna togliersi il cappello di fronte coloro che cercano, con la musica o qualsiasi altro mezzo, di lasciare un messaggio.

Nel mondo del rap uno dei casi più emblematici è Murubutu (non a caso ospite nell'album di cui stiamo per parlarvi), ma per fortuna ci sono anche altri artisti che cercano di portare al pubblico, grande o piccolo che sia, un prodotto autentico. Il vero guadagno è la certezza di lasciare qualcosa agli ascoltatori.

Questa introduzione ci serve per parlare del nuovo disco di Picciotto, "Storyborderline", fuori oggi 23 settembre per Irma Records. Questo lavoro, che è stato finanziato da una campagna di crowdfunding , è il secondo prodotto solista del rapper siciliano.

E' un concept album composto da 15 brani, che attraverso la tecnica dello storytelling racconta storie di disagio, riscatto, degrado umano, rivalsa e non solo. E' quindi una sorta di libro di racconti in musica.

Lo storytelling non è una tecnica molto utilizzata nel rap italiano essenzialmente per due motivi: da un lato non è facile scriver brani così, dall'altro queste tracce spesso passano in secondo piano a favore dei classici banger pieni di punch lines.

Ma è un vero peccato e questo disco ne è la dimostrazione. E' un peccato perchè il rap viene spesso giudicato da fuori come un genere sterile di contenuti, quando invece basterebbe spingere gli artisti giusti non solo per dimostrare il contrario, ma soprattutto per dare voce a chi non ne ha: cosa che questo disco, nel suo piccolo, fa.

Le storie narrate non sono troppo felici, ma sono sicuramente autentiche: una giovane mamma ricercatrice, una prostituta, un padre succube di usurai, un adolescente di strada, un operaio cinquantenne, una coppia gay, un poliziotto, un attivista politico, un calciatore e non solo. 
Non a caso i titoli delle tracce di questo disco son nomi propri di persone qualsiasi, come noi, come chiunque.

La produzione musicale è stata curata da Luca "Satomi" Rinaudo che ha coordinato l'insieme di produzioni musicali prodotte quasi esclusivamente da che The Gold Diggers aka Ciaka Mortero e Fabio Tunaman.

Tra i featuring troviamo invece il già citato Murubutu ma anche McNill, Satomi & N’Hash di Gente Strana Posse e Davide Shorty

Un altro rap è possibile, e forse, anche un altro mondo.








 

Matteo Da Fermo
Author: Matteo Da Fermo
"Quando ancora c'era qualcosa che avesse un senso non pensavamo ad entrarti da dietro noi pensavamo ad entrarti dentro" (Bassi Maestro).