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Abbiamo intervistato i La Base, fuori con un EP tra hip hop, neo soul e funk

LaBase

La Base è il nome di un gruppo hip hop con la passione per il funk, il soul e la musica suonata. La formazione, composta dal rapper Kenzie (vincitore dell’ottava edizione del Tecniche Perfette), dal chitarrista Francesco Fioravanti, dal cantante Massimo Cantisani, dai bassisti Guerino Rondolone e Dario Giacovelli, dal batterista Davide Savarese e da Benjiamin Ventura alle tastiere, cerca di proporre suoni che spaziano dal jazz all'hip hop. Dal 10 febbraio è uscito sia su Spotify sia su tutte le piattaforme digitali, il loro ep d'esordio "La Base" e noi ci abbiamo fatto quattro chiacchiere.

Per incominciare vorremmo farvi una domanda introduttiva per chi non vi conoscesse: chi siete e come nasce il progetto La Base?

Siamo, come ci piace definirci, un gruppo hip hop con la passione per la musica suonata, il soul e il funk.Più nello specifico un gruppo di musicisti legati da una grande amicizia e dalla passione per la stesso tipo di  musica.Il progetto nasce circa due anni da un’idea di Francesco, il chitarrista, che ha composto, arrangiato e registrato, con l’aiuto degli altri membri della band, tutte le strumentali. Dopo di che sono stati contattati Kenzie e Massimo, le due voci, i quali si sono subito entusiasmati al progetto e hanno scritto sulle strumentali tutte le parti vocali e i testi.

Abbiamo ascoltato il disco e ci piace molto. La prima cosa che abbiamo notato è la varietàdegli argomenti: è stata una scelta voluta differenziare un brano dallʼaltro o è stato spontaneo?

È stata una scelta voluta: avevamo tante cose da dire e tanta voglia che il nostro primo lavoro riuscisse a esprimerle tutte, senza limitarci a un particolare argomento. In secondo luogo perché, essendo anche per noi un punto di partenza, volevamo approcciarci in maniera differente a ogni beat.

Get down” è un brano molto hip hop, con tanto di scratch, una scelta che noi apprezziamo molto ma che, purtroppo, è abbastanza inusuale in un EP del 2017. Come mai questa scelta e cosa ne pensate dei lavori che stanno uscendo in Italia in questo periodo?

Non ci siamo mai posti il problema se fosse una scelta usuale o meno, è già di per sé inusuale la musica che facciamo: semplicemente “sentivamo” che nel brano gli scratch potevano funzionare e li abbiamo messi. Ad ogni modo fa strano sentire che inserire un elemento tipicamente hiphop in un brano hiphop sia considerata una scelta inusuale e che a sua volta questo brano sia considerato molto hiphop: forse il fatto che si sia giunti a dover sottolineare una cosa simile dovrebbe far riflettere! A tal proposito troviamo che, per quanto riguarda il panorama italiano, sia sempre più evidente lo spaccato fra chi fa musica bella e ben fatta, sia pure cosiddetta “commerciale”, e chi invece no: questi rappresentano gli unici due generi di musica che esistono per noi.

In America, Anderson Paak, Childish Gambino e Chance the Rapper stanno riportando un rap molto strumentale nei lori dischi, avendo un grandissimo successo: sono dei punti di riferimento per voi? Ne avete altri?

Assolutamente sì! Sebbene non ci sia nessuno al quale ci siamo ispirati in particolare, sono moltissimi, oltre quelli da te citati, i nostri punti di riferimento: da Kendrick Lamar ai The Roots, da J Dilla a Schoolboy Q.

Oltre alla musica, avete altri interessi che hanno influito poi nella creazione dellʼalbum?

Oltre a alla musica nostri interessi vanno dallo sport (Kenzie è un noto appassionato di basket) alle serie tv, dal cinema alla letteratura. Nessuno di questi ha però influito direttamente nella creazione dell’EP, anche se, facendo parte del nostro bagaglio culturale, sicuramente tutti sono confluiti nella scrittura dei brani.

Quali sono gli obiettivi che vi ponete nel breve e nel lungo periodo?

A breve termine l’obiettivo sarà sicuramente far conoscere il più possibile la nostra musica, principalmente nel modo che riteniamo il più autentico: i live. Il 25 febbraio presenteremo l’EP a Le Mura, Roma, con ospiti Don Diegoh ed un’altra super guest (per scoprire chi è, l’unico modo è partecipare) e il 3 marzo a Lisca, San benedetto del Tronto, assieme a Stephkill e Rams. Stiamo lavorando ad altre date e speriamo che il calendario si riempia sempre di più.

Per quanto riguarda i progetti a lungo termine, stiamo già pensando al disco successivo!

Info, contatti e saluti.

Salutiamo tutti i lettori di Hip Hop rec, che ringraziamo di cuore per averci invitato, e tutti coloro che ci stanno supportando. Potete seguirci sulla nostra pagina Facebook: www.facebook.com/labase.crew, su instagram labase.crew e sul nostro canale YouTube. A presto!

 

Marco Bianchessi
Author: Marco Bianchessi
"Born sinner the opposite of a winner "(Biggie).