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Kunos - Writing Down

Kunos - Writing Down

 

Appuntamento numero ventisei per Writing Down, editoriale settimanale sul writing e sulla street art italiana.

L'ospite di questa nuova puntata è il writer Kunos.

 

1) Ciao, ci puoi raccontare quando e come hai iniziato l'attività di writer/artista ?

Ciao a voi! Ho sempre amato disegnare, sin dalla più tenera età;poi quando facevo il primo anno di superiori un compagno di classe attirò la mia attenzione sull'arte di scrivere il nome, da li le prime tags e throw-ups prima "privatamente" all'interno della scuola e poi sui muri. Eravamo totalmente ignari di quello che stavamo facendo, non conoscevamo nessun altro e non avevamo nessuna nozione "tecnica", ma la cosa esercitava su di me un fascino intenso, e ai tempi non capivo ancora perchè.Di li a poco conoscemmo altri nostri simili, scoprimmo l'esistenza di Aelle e della vasto panorama di riviste autoprodotte, le fanzine. Parecchi anni dopo ho vissuto come una rinascita, trasferendomi a vivere a Milano, li il mio stile a confronto con una realtà cosi grande e importante è rinato, e con esso anche la fotta del bombing e del cosiddetto getting-up, d'altro canto Milano è una città molto competitiva e con una scena molto complessa e vasta, e se ami le sfide e il confronto è il posto giusto dove farsi le ossa, nulla a che fare con la mia città dove eravamo pochi e ci conoscevamo tutti giovani e meno giovani, realtà comunque interessante ma inevitabilmente ristretta.  

2) Che significato ha per te il writing ? Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo modo di dipingere?

Lo dicono tutti forse, ma disegnare è la mia vita: non faccio e non voglio fare altro, anche perchè non ne sarei capace. E' e rimarrà la mia grande passione e anche il mio lavoro, quindi è impossibile scindere la cosa dalla mia essenza. Certo a volte è complicato, questo mondo (ma forse farei meglio a dire questa nazione) ormai è freddo e restio al cambiamento e culturalmente è arido, come sempre la moda e la spettacolarizzazione dei fenomeni li svuotano del proprio significato in nome del fattore guadagno. Quello che non deve mai cambiare per me è l'approccio passionale, ribelle e spontaneo di questa cultura.

A livello di influenze tantissimi sono gli stimoli, le ispirazioni, i movimenti culturali che mi hanno formato come sono oggi, troppi per elencarli tutti senza dimenticarne inevitabilmente qualcuno. Lascio il compito a chi guarda di cogliere i riferimenti piu o meno consci presenti nel mio lavoro.  

 

3) Quale tipo di tecnica utilizzi nella realizzazione dei tuoi lavori ?


Per il muro utilizzo per lo più la vecchia e cara bombola spray, è rapida, versatile e mi permette di usare gamme cromatiche gia pronte, mentre per quanto riguarda il lavoro in studio utilizzo acrilico e olio, per lo più olio ultimamente, mi piace molto la resa finale e mi permette di lavorare su una unica sfumatura per giorni se necessario.

 

4) Come vedi il futuro del writing ? Si riuscirà, a tuo parere, a dargli più spazio o dovrà rimanere sempre nei confini dell'"illegalità" ?

Il futuro è sempre molto oscuro: come dicevo sopra la moda e l'interesse mediatico possono aiutarci come hanno fatto ma anche tarparci le ali(come hanno anche fatto), sta tutto in mano a noi; in alcuni posti si lavora bene nel settore e l'arte ha accettato noi "graffitari" tra le fila dei giovani artisti, ma è uno status che si fatica a mantenere, se non altro sotto il lato professionale poichè la crisi(economica ma anche culturale a mio parere) si fa sentire anche nel settore artistico; oltretutto solo in Italia pare che se uno disegna dovrebbe a momenti essere lui a pagare il cliente e non vice versa. C'è confusione, ma anche crescita. D'altro canto la parte illegale di spontaneità rimane importante perchè dimostra la necessità intrinseca di volersi esprimere a tutti i costi con un gesto forte e rivoluzionario, non in senso banalmente politico, ma interiore, mentale, rivoluzionare il modo di pensare, essere creativi e disposti a farsi trasportare da elementi artistici che ti colpiscono dove meno te l'aspetti, nella tua quotidianità, mettersi in discussione, trovar spunti di riflessione. Per questo diffido da quegli "street-artists" che hanno attaccato 2 adesivi ieri e usano il nome del movimento pur non avendone mai fatto realmente parte e senza mai aver dimostrato la propria passione incondizionata rischiando soldi, salute e fedina penale di notte per anni e anni. 


 

5) Info,contatti e saluti.

un saluto e un grazie sentito a voi di HIPHOPREC per lo spazio, amore e rispetto per le mie crew TDK e INT55 Milano, CBS Los Angeles, PE's Finest crew, i fratelli Balooba Sound, Pure Love sound, Blackbox crew, e tutti gli amici e le amiche dei sound, delle crew, dei locali, compagni di bevute e di graffiti, di risate e di lavoro, di Milano, Pescara, Montesilvano, Roma, Pordenone, Bologna, Termoli, Campobasso, Napoli e di tutti i posti che dimentico dell'Italia intera!

Il mio sito è in costruzione quindi per il momento chi volesse vedere più lavori può consultare il mio flickR:

http://www.flickr.com/photos/kunos-tdk/

per contattarmi direttamente:

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http://www.facebook.com/James.KUNOS.Kunese

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KUNOS - Nella pancia dello squalo-olio su tela

 

Matteo
Author: Matteo
"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".