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Snoop Dogg ci riporta negli anni 90 con l'album Neva Left

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Ieri 19 Maggio è uscito “Neva Left”, quindicesimo album di Snoop Dogg che serve come monito a tutti: lui non ha mai mollato né noi né il rap game. Questo disco infatti esce un anno dopo “Coolaid”, dove già si sentiva un ritorno alle vecchie metriche e al vecchio “Long Beach Style” nonostante si fosse sperimentato un po’ per quanto riguarda alle produzioni, in special modo avvicinandosi alle sonorità Trap.

Dai titoli delle tracce alle basi, dai featuring presenti alla copertina stessa, ecco che tutto fa sembrare questo un prodotto della Golden Age dell’Hip Hop. Partendo dalla title track si sente subito come sia stato usato lo stesso campione dei The Charmels usato dalla Wu Tang nella celebre “C.R.E.A.M.”, e infatti Snoop stesso ha detto che l’intento era proprio ricreare le origini della sua carriera nel lontano ’92-’93. Se la prima ci ricorda gli albori, il disco continua rispecchiando un po’ tutte le fasi della sua maturazione artistica ed è sempre lui stesso a dire in un’intervista come sia eccitato nel vedere in un lavoro unico il suo percorso umano attraverso la musica. 

I singoli che hanno anticipato l’uscita sono stati sei e almeno due di questi meritano qualche parola: “Let Us Begin” con KRS-One e “Mount Kushmore” con Method Man, Redman e B-Real. La prima è un accostamento geniale perché non si sente spesso un mostro sacro dell’East Coast come KRS rappare su un beat cosi gangsta/funky, e quindi cosi West. La seconda perché è semplicemente incredibile per un amante del genere avere sullo stesso beat un quartetto simile che a coppie si alterna sul Mic!

Che dire, correte su Spotify e rifatevi le orecchie! The Big Snoop Dogg iz baccc in town!

 

Mattia Manerba
Author: Mattia Manerba
"Pathos, immagini, stile, lessico, rime: le 5 strafottute fonti del sublime" (Guè Pequeno).