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Post Scriptum

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La vita è fatta di momenti che collegati ed incastonati tra di loro producono una fase. Trasponendo il concetto di vita ed adattandolo alla musica, è innegabile attribuire diversi step alla carriera di un’artista.

Alessandro Vacca è uno degli artistii rap italiani che, a mio modo di vedere, ha percorso più tappe nella sua tortuosa carriera musicale. Dalla telefonata del 97’ a One Two One Two ed il freestyle con Esa, fino all’”Ultimo Tango” del 2015, Vacca ha tracciato e vissuto l’alba ed il tramonto della propria produzione artistica. Successo, maturazione ed eclissamento. Innovazione e ripetizione. Amicizie e dissing. 

Tutto questo con un solo e costante denominatore comune che lo ha contrassegnato: la passione per l’Hip Hop. Passione e amore per una cultura che concretamente significano produrre costantemente musica e, alle volte, subordinarsi a ragazzi più giovani per accompagnarli nella propria crescita e maturazione musicale.

Se c’è una parola che ben si accompagna con amore, questa è sacrificio. Sacrificio è anche il significato chiave dell’ultimo video del rapper, in chiave fisica con l’emblematico taglio dei dread che l’hanno accompagnato per tutta la sua carriera, in chiave filosofica se si  accomuna questo gesto alla necessità di rinnovarsi per poter continuare a stare sulla giostra del rapgame.

“E adesso è tempo di cambiare qua, di cambiare davvero, di cambiare davvero”

Il sole tramonta, scende il buio e comincia la sera. Carta e penna per scrivere una nuova fase. Perché c’è ancora una cosa da dire. Se importante o superflua lo stabilirà il tempo.

Post Scriptum.

 

Luca Brunetti
Author: Luca Brunetti
"Io non lo so, io solo so che sono" (Izi)