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24hrs: l'evoluzione artistica di Atlanta

24hrs

Il vento di Atlanta sta cambiando. La città conosciuta da tutto il mondo per la nascita e lo sviluppo della trap music sta conoscendo una vera e propria rivoluzione, più sonora che mediatica.

24hrs, giovane rapper della zona, conosciuto altresì come Royce Rizzy (fratello di MadeinTYO), ne è l’esempio lampante. Questo ragazzo, quasi sconosciuto, ma già apprezzato e stimato dalla scena mainstream USA, è il volto, ancora celato, del nuovo filone stilistico post-trap. La prima peculiarità che si nota ascoltandolo è il suo unico, originalissimo, acuto stile di autotune. Il famoso strumento per l’intonazione vocale modifica la sua utilità diventando, quindi, un vero e proprio timbro di voce che altera completamente la modulazione del cantante. L’effetto è sensazionale.



Un’altra caratteristica che mi ha colpito molto di questo cantante e, più in generale, di questa nuova ondata di artisti rap / R&B singer, è la capacità di mischiare più sonorità all’interno delle canzoni rendendo impossibile la categorizzazione del prodotto. Tutto questo è amplificato dalla sempre più volubile struttura dei testi, che passano da una strofa ad un bridge (fase pre-chorus per preparare l’ascoltatore al cambio di melodia) fino al ritornello vero e proprio, senza che l’ascoltatore lo percepisca in maniera netta.



Anche le tematiche stanno cambiando. Se la trap di Atlanta parlava di droga, rapine e altri contenuti associabili alla criminalità, oggi, i rapper della capitale dello stato della Georgia, parlano prettamente e principalmente del loro rapporto con il sesso femminile. Certo, sarebbe un errore dirvi che prima non si parlava di sesso nella trap, ma è la forma ad essere mutata: oggi gli artisti, forse aiutati da sonorità meno clubbeggianti e più vicine al pop, parlano delle loro relazioni in maniera romantica, seppur mantenendo quella sensazione di materialismo che quasi sempre aleggia in tali testi.

“Swear I fall in love every time I see her naked and she looked me right in my eyes, asked me why I always lie”

(Qui 24Hrs in una strofa della traccia sopracitata)

24hrs è uscito da pochi giorni con il suo nuovo ep “Not Open Late” che anticipa il suo primo progetto ufficiale che si chiamerà “Open Late”. Il mio consiglio è di seguire questo ragazzo perché le qualità sopra-descritte ne fanno un’artista unico e veramente rappresentativo dell’evoluzione artistica della città hip hop più di tendenza degli ultimi anni: Atlanta (2.0).


 

Luca Brunetti
Author: Luca Brunetti
"Io non lo so, io solo so che sono" (Izi)