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Mia Maestà di Bassi Maestro: analisi track by track

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Mia maestà” è il nuovo album di Bassi Maestro, uscito per Com’era Records il 31 marzo 2017. Quella che segue è una personalissima recensione track by track di quello che è un Lavoro con la L maiuscola:

Ridefinizione”: beh tanto per iniziare tre tracce in una, cosa chiedere di meglio? Tre cambi di scenario e di tematiche come la new school sta imponendo negli USA, con profondità this is how real HipHop should be e irrisorietà l’autolavaggio è il tuo futuro bro strofina”. L’incipit non lascia spazio a fraintendimenti: questa sarà la linea generale dell’album e da qui non si fugge.

Metà rapper metà uomo”: secondo singolo che anticipa l’uscita dell’album stesso e seconda traccia, questa si pone frontalmente all’ascoltatore riprendendo quella metafora con la quale veniva aperta la prima strofa della canzone “Cosa resterà” (con Rido e indirettamente Raf) di "Foto di gruppo": “metà rapper metà uomo”. Si denota il primo indissolubile legame tra il passato dell’artista e la sua concezione musicale odierna, formula che infatti viene ripresa nel ritornello stesso “Diviso a metà strada tra il cielo e Milano, mi chiedo cosa resterà di questo suono”.

Alle poste” (skit): Bassi le skit le ha sempre fatte e continua a farle in una scena in pieno mutamento e piena di stereotipi, quindi in sostanza descrive e non inventa nulla. Salmo con la sua Mascella Crew in Mr Thunder in stretta connessione.

Ancora in giro”: 44 anni a luglio e ancora in giro, suona tanto come una sfida fatta al bar con gli amici e già vinta, mentre altre come Down with Bassi sono ancora aperte e dall’esito incerto - ho inventato trasmissioni coi presentatori, per stare più lontano dalle tue televisioni” -  rimane una delle tracce principali del disco. Le parole finali di Bumpy Knuckles (spiegate nel dettaglio qui) ribadiscono un concetto molto importante e sviscerato anche dalla intro del recente album "Fenomeno" di Fabri Fibra: per la prima volta in Italia la nostra generazione di ventenni ha l’occasione di confrontarsi con mc, produttori e rapper che si avvicinano o hanno passato il mezzo secolo di vita senza che questo comporti un decadimento della loro musica o una fase calante della loro vita... riuscirà l’integrazione o delle comete si guarderà solo la scia luminosa che hanno lasciato?

Fottuto O.G.”: Originatorz in gergo, padri fondatori. Pezzo tributo se non soprattutto autotributo Perchè ho visto cose che voi umani no, ho vissuto sotto la regia di Ridley Scott, che manda ringraziamenti anche agli Articolo 31, a Tormento e a tanti maestri oltreoceano.

Non muovono il collo”: qualche settimana fa la famosa foto su Instagram l’aveva svelato, senza però far capire in quale dei due album questo featuring fosse. Eccolo qui: “In studio a lavorare con Bassi premiata ditta, è come cucinare cristalli con Jesse Pinkman, oh ma ste nuove generazioni si godono le serate o pensano solo a fare i video col cellulare durante i concerti?

Poco cash”: pezzo con Vegas Jones, è a mio modestissimo parere la traccia più spenta dell’album. Il che non significa che sia inutile o “skippabile”, perchè chi meglio di noi giovani sa cosa vuol dire avere la testa piena di idee ma il portafoglio pieno di scontrini (cit. Ghemon), ma sempre a mio discutibile avviso poteva essere gestita diversamente per non farla sembrare un corpo estraneo all’interno dell’album.

Alla radio” (skit): gli amici di Radio3i ci mostrano un nuovo cantante pop melodico... ah no aspettate!

Sorry”: la perla. Sono convinto che chiunque come me abbia sempre amato leggere tra le righe e osservare quanto di se stesso questo autore ha sempre messo in ogni suo progetto la pensa così. Mi spiace per le mosse semi-commerciali, ho calcolato male i piani”. Per osservare la connessione già precedentemente citata con l’album del rapper di Senigallia, andate ad ascoltare “Money for dope 2017” (prodotta non a caso dallo stesso Bassi) per trovare analogie nel testo e nel taglio della base. Non ho altro da dire se non “ascoltatela a ripetizione”.

Solo un altro inverno”: Gemitaiz parte con un piccolissimo extrabeat e già si capisce che non sarà una canzone come le altre. Il ritmo è molto difficile da decifrare e subisce modifiche in continuazione sia da parte di un artista che dall’altro, anche se l’immagine generata se si prova a chiudere gli occhi è quella di un volante e una sigaretta accesa col finestrino abbassato. Questo periodo di quattro anni dall’ultimo album “è solo un altro inverno di passaggio”, ma quanto è stato rigido.

Nessuno può togliermi quello che ho”: traccia alla “Background” o alla “L’ingranaggio”, sono sicuro che tra qualche anno verrà considerata un classico come poche, “Partito dal basso la storia la sai, ho scavalcato le montagne e sorpassato i guai”.

Social man pt.1” (skit): continua la crociata contro i social, manipolatori di discorsi e di menti. Se volete approfondire questo concetto c’è stata una bellissima chiacchierata all’ultimo Under Festival di Ravenna, potete riviverla qui.

Prendi tutto”: questa è la vera bomba. Beh, considerando i featuring non ci si poteva aspettare altro! Nitro e la CDB (dopo la piccola parentesi di Michael J. tre anni or sono), con base prodotta da Biggie Paul, produttore in ascesa. Oggi non danno il caviale, passami i cazzo di tortellini!”.

Gesù Cristo” & “$$$”: queste due tracce vengono descritte insieme perchè sono state concepite per essere ascoltate una dopo l’altra. Lo stesso Bassi Maestro ha infatti più volte cercato di convincere gli ascoltatori a gustarsi l’album secondo l’ordine della tracklist per capirne il senso e questo ne è l’esempio. La prima nemmeno a dirlo si concentra sulla religione, alla quale Bassi è legato si, ma a modo suo “Odio troppo la Chiesa ma amo troppo il Duomo” (Vivo e vero) e si conclude con un discorso del former papa Ratzinger nella messa di mezzanotte del 2012 sul monoteismo, o meglio sugli effetti dell’assenza del monoteismo. “$$$”, invece, è stato il primo singolo di Mia Maestà, accompagnato da un video ufficiale non banale. Check it. Stretta connessione Chiesa e Money.

Benvenuti a Milano”: con Lazza, Lanz Khan, Pepito Rella e Axos descrive l’amore per la capitale del rap italiano e per la sua patria.

Social man pt.2” (skit): vedi sopra. “Eh c’è scritto... sei un coglione”.

Un’altra specie”: nella top three dell’album io inserirei anche questo pezzaccio “Ne ho 40 suonati li porto con fierezza, chi si tinge i capelli bianchi fa solo tristezza”. È una sorta di chiusura di un percorso che incamera tanti anni di sacrifici e può essere considerata come un “La gente del rap pt.2”. Per quanto la vita possa sembrare monotona e simile a quella di chiunque, chi fa questa musica e non la fa solo per pubblicizzarsi o sbarcare il lunario si sente diverso dagli altri, lontano dalla gente non del rap, come se fosse un po’ di “un’altra specie”.

L.B.D.L.”: impossibile azzardare ipotetici acronimi (quelli lasciamoli volentieri a Mistaman), ma la famiglia resta al primo posto. L’album chiude con questa traccia, esattamente come “V come...” di "Stanno tutti bene£ dedicata alla figlia Viola, perchè i cappellini, i pantaloni larghi e lo swag rimangono, ma le persone crescono e le cose veramente importanti cambiano.

Grazie per l’attenzione!

 

Marco
Author: Marco
"Capisci che il rap è come una preghiera, non conta quanto urli ma conta quanto è vera" (Mistaman).