- Categoria: Eyes On The Game
- Scritto da Gabriele Correnti
JM e Big Joe. Brothers in arms
La lealtà verso la propria arte è un’arma imprescindibile per chi vuole che essa sia immutabile nel tempo. Lealtà vuol dire coerenza nelle scelte, vuol dire andare avanti nonostante tutto e nonostante tutti sulla propria strada. E quando ti si pone davanti il bivio verso un mondo non tuo che devi dimostrare a tutti chi sei. Proprio come nella vita. I rumors più frequenti in questi giorni riguardano sicuramente la prematura scomparsa di Prodigy e l’amore infranto tra Donnarumma ed il suo primo amore, il Milan. Entrambe le situazioni hanno a che fare con i due artisti sopracitati molto più di quanto immaginiate.
Prodigy era uno dei totem sacri della vecchia scuola, di pensiero e di musica. I Mobb Depp, nonostante qualche scelta errata durante il percorso, che magari ha fatto storcere il naso a qualche fan di lunga data, rappresentano quel dualismo necessario ed inarrivabile che è il rap nella sua forma più vera e più alta. Quei ricami pregiati prodotti da Havoc da chi avrebbero potuto meglio esser indossati se non da Prodigy? Keep It Thoro, Hell on Hearth, Shook Ones cosa sarebbero stati se uno dei due non fosse esistito? Forse non sarebbero esistiti neanche questi. Basti pensare che quando chiesero a Prodigy di rappare la sua strofa preferita di sempre scelse proprio quella di Havoc in “Right Back at You”. Ed è normale intraprendere nuove strade, sperimentare, innovare. L’importante è che lo si faccia sempre con una buona dote di consapevolezza oltre che di lealtà.
Il caso Donnarumma è invece metafora del cambiamento che il nostro tempo sta vivendo sulla sua pelle. Come può esser torturato un ragazzo appena maggiorenne al quale vengono offerte cifre e possibilità che assicurerebbero a lui ed alla sua umile famiglia un futuro brillante? Tutto ciò non farebbe una piega se non rappresentasse per il popolo rossonero e non solo, ma per tutti i così detti tifosi del calcio romantico, un simbolo di speranza e di rivalsa di uno sport corrotto dai soldi e dal potere. Come può qualcosa di così superficiale spezzare i più profondi legami del cuore?
Johnny Marsiglia e Big Joe sono sicuramente due degli artisti più rispettati della scena e questa, teniamone conto, non è un’impresa semplice. Nonostante la loro dichiarata indipendenza artistica e privata, lontano dai riflettori, lontano dalle tumultuose metropoli dove nascono e muoiono tutti i sogni, il loro ruolo è sempre stato chiaro sin da subito. Uno è tra i liricisti migliori d’Italia, l’altro lo è tra i beatmaker.
Sono passati ben 3 anni dal loro ultimo album, “Fantastica Illusione”, e questo 2017 si appresta ad essere con tutte le probabilità l’anno del loro ritorno. Se JM, dopo il progetto, aveva deciso di prendersi del tempo per ripensare a sé ed alla sua musica, Big Joe era nelle produzioni dei migliori album usciti in quel periodo. Per come e per cosa siamo abituati a pensare adesso i loro due destini potevano esser facilmente capovolti e soggiogati alle regole del mercato e del successo. Non ci sarebbe stato da stupirsene se fosse successo. Eppure ci hanno insegnato col tempo e con le risposte che adesso iniziano ad arrivare che il legame ad una persona, con la quale condividi in toto la tua vita, varrà sempre più d qualsiasi altra proposta allettante, più di qualunque somma, più di qualsiasi major. E’ così che oggi mi azzardo a dire che questo duo di artisti deve essere il vanto della nostra scena, e senza dubbio lo sarà molto presto. E’cambiato tanto nella scena rap in questi anni, è tutto pressoché irriconoscibile se paragonato ad ora. Il mercato, gli artisti, il pubblico.
Entrambi hanno però avuto il grande merito di arredare il proprio mondo a loro piacimento, lasciando fuori il resto. Continuando a lavorare lontano dalle pressioni del mercato, lontano dai riflettori dei media e dai social. Hanno deciso di non tradire sé stessi ed il loro passato ma di continuare assieme lungo il percorso privato e artistico. Settimana scorsa ce ne hanno dato un piccolo assaggio, che di piccolo forse ha ben poco. Queste non sono rime, ma proiettili di ghiaccio e la nostra grande speranza è, che almeno questa volta, l’Italia si faccia trovare pronta.
Questi gli ultimi due inediti risalenti a ben due anni fa. Basta ascoltarli per capire che è roba che potrebbe uscire tranquillamente l’anno prossimo. Buon ascolto.