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  • Categoria: Recensioni
  • Scritto da Klaus Bundy

Schoolboy Q - Blank Face LP (recensione)

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Valutazione attuale: 5 / 5

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La scena rap attuale, com’è noto, è costellata da una serie di personaggi censurabili che, purtroppo, vengono spesso e volentieri considerati alla stregua di santoni in grado di risollevare le sorti di un genere musicale tristemente alla deriva.

Uno come Schoolboy Q, tuttavia, merita un’attenzione particolare, poiché il suo muoversi disinvolto sulla sottile linea che separa l’arte di fare musica rap dalla mera produzione di hit per club lo rende una presenza quasi necessaria sull’eterogeneo palcoscenico attuale, vista la sua quasi unica capacità di vendersi ai pubblici più vasti senza comunque tradire lo spirito della cultura hip-hop.

Blank Face LP” è il quarto dettaglio del bravo rapper di South Central, un lavoro che mostra un decisivo passo in avanti rispetto alle produzioni del precedente “Oxymoron”, quest’ultimo trainato dall’evitabilissima “Collard Greens”, ricordata più dagli amanti della movida che dai fanatici figli di Kool Herc.

L’album, uscito l’8 luglio scorso, presenta 17 tracce ed è stato prodotto dalla Top Dawg, la giovane label indipendente californiana che, da qualche anno a questa parte, non smette d’impressionare, lanciata alla conquista del mercato discografico mondiale grazie – oltre che alla bravura dei suoi artisti – all’oneroso contratto di distribuzione con la ben più conosciuta Interscope Records di John Janick.

Ciò che davvero allieta lo spirito riguardo al disco è riscontrare la presenza di canzoni che sembrano seguire il filone del rap degli anni ’90, quello che manca terribilmente a cultori e nostalgici, qui rivisitato in chiave contemporanea ma altrettanto efficace ed in fortissima misura evocativo; in questo senso, si presti l’orecchio a perle come l’aggressiva “TorcH”, dalle tinte rock, “Lord Have Mercy”, il cui beat oscuro può riportare alla mente la memorabile “C.R.E.A.M.” del Wu-Tang Clan, “Groovy Tony / Eddie Kane” (in coppia con Jadakiss), tenuta in piedi dalle batterie forti che fecero la fortuna di 9th Wonder e “Ride Out”, in cui la presenza di Vince Staples si propone come idoneo complemento.

Inoltre, le collaborazioni con leggende del calibro di E-40 e Tha Dogg Pound provano quanto sia sempre necessario per le giovani leve costruire un ponte tra il cosiddetto “vecchio” ed il “nuovo”, secondo un atteggiamento reverenziale che non vuole essere anti-evolutivo, bensì in linea con un disegno storiografico finalizzato ad accompagnare per mano la musica nera di oggi e di domani.

A completare il confortante quadretto, è degna di nota la prova al microfono di Schoolboy Q, la cui voce si muove su registri espressivi di pregevole fattura, scandisce bene e dà colore ad ogni frase, al contrario della maggior parte dei suoi colleghi di oggi, molto più affezionati all’insulso biascicare delle (comunque vuote) parole.

Detto questo, non mancano i pezzi di più facile appiglio commerciale (vedi il singolo “THat Part”, con Kanye West), ma come potremmo biasimare l’autore per ciò? E’ chiaro che un disco distribuito da una major come la Interscope abbia bisogno di brani che possano far alzare le vendite presso l’audience meno affezionato al genere, ma nel caso di “Blank Face LP” il compromesso è perfettamente bilanciato, un po’ come Eminem fu in grado di fare all’epoca dei suoi primi lavori, quando singoli palesemente destinati alle rotazioni di MTV andavano a cozzare con le altre opere nude e crude presenti nella tracklist, rendendo quindi i suoi prodotti appetibili sia per i ragazzini dell’America borghese che per gli ascoltatori delle classi più disagiate; in codesto senso, il paragone tra la linea artistica scelta dal primo Eminem ed il nostro regge ed è motivo di grandi elogi, seppur con le dovute proporzioni.

In definitiva, ci auguriamo che tutti voi possiate apprezzare “Blank Face LP” nella misura in cui l’abbiamo apprezzato noi, mettendo quindi in pratica quel tipo di saggia selezione che forse non renderà la scena hip-hop immune dalla presenza di stupide marionette prive di contenuti, ma di certo ne sbiadirà il potere sulle sorti della cultura.

 

 

Klaus Bundy
Author: Klaus Bundy
"I came to overcome before I'm gone, by showing and proving and letting knowledge be born" (Eric B. & Rakim).

Schoolboy Q - Blank Face LP (recensione) - 5.0 su 5 basato su 3 reviews