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A month with...Achille Lauro

A_month_with_Achille_lauro

In un anno in cui ne abbiamo viste uscire di tutte, dal disco di Salmo, a quello di Sfera Ebbasta per Def Jam, da Santeria a Gemitaiz, passando per lʼesplosione di tutti fenomeni della trap (Izi, Ghali, Tedua, etc..),senza dimenticare dischi altrettanto validi ma con una minore esposizione mediatica come quello di En?gma, di Mistaman o di Jack the Smoker.

In mezzo a tutto questo, un personaggio ha attirato la mia attenzione più di altri e questo è Achille Lauro, a molti può sembrare una copia venuta male di Young Thung, secondo me non è così, ed è per questo che ho deciso di dedicargli un mese del mio tempo, pubblicando e commentando una sua canzone giorno per giorno.

Achille secondo me, è lʼunico compromesso in circolazione tra la nuova scena trap e unʼattitudine "gangsta", il tutto unito a una buona dose di cafonaggine che lo rende disgustosamente apprezzabile.

DAY 1 - OCCHIALI DA DONNA

La canzone da cui voglio partire per iniziare questo viaggio è senza ombra di dubbio “Occhiali da donna”, un pezzo del 2015, prodotto da Boss Doms (suo fedele beatmaker) quando era ancora sotto Roccia Music (ora è totalmente indipendente). Il titolo esemplifica secondo me già al meglio che genere di soggetto ci apprestiamo ad analizzare: Achille Lauro è un tipo che se ne frega degli stereotipi, è fissato con la moda, lo shopping e i bei vestiti che sfoggia sempre nella sua quotidianità, e questo non è un dettaglio da poco, perchè proprio i vestiti (in questo caso gli occhiali da donna), diventano il simbolo del suo passaggio di stato da ragazzo delle case popolari della periferia di Roma (luogo di cui sembra conoscere molto bene le dinamiche della microcriminalità), allo status di rapper e di star. Gli occhiali, non semplicemente occhiali da donna ma quasi da diva. Lui è riuscito a farcela, a uscire da dinamiche legate a quel mondo per fare successo attraverso la musica e in questo senso è significativa la barra in cui dice: “Ho vissuto tre vite, frate due le racconto (Due le racconto)”, vita nelle popolari, rapper emergente e star.

Ora che è tuttavia una star non si dimentica delle sue origini e la sua forza sta nellʼessere un rapper ormai acclamato senza per questo dimenticare il mondo da cui viene, che domina e che conosce come le sue tasche.

“Sto con te, no grazie Il tuo cell, no grazie
La tua weed, no grazie I tuoi jeans, no grazie Il tuo rap, no grazie
Il tuo pop, no grazie Il tuo disco, no grazie Il tuo viso, no grazie”
 
 

Come se non bastasse tutto questo, la produzione di Boss Doms è ipnotica e il video ad esso allegato, girato da Mattia Di Tella, rende bene tutto quellʼimmaginario spiegato fino ad ora. 

DAY 2 - RAGAZZI MADRE PREQUEL

“Ragazzi Madre” è il primo disco di Achille Lauro, uscito quest’anno per la sua neo nata No Face Agency, dopo la collaborazione con Roccia Music, durata anni e che l’ha lanciato nel mercato italiano e poi consolidato come uno degli astri nascenti nel panorama rap Italiano. 

La traccia di oggi, non è propriamente una canzone ma un introduzione ad una canzone e se vogliamo a tutto l’album: “Ragazzi Madre prequel”, numero 3 del disco, serve ad anticipare quella successiva ovvero quella che darà il nome all’album. Questo discorso di poco meno di due minuti, viene impostato da Achille come una sorta di confessione, come quando nei film si vede il criminale ormai beccato dalla polizia che racconta la sua storia, allo stesso modo funziona questo intro. Il tutto inizia con lui che spiega i sogni di un ragazzino delle case popolari, che voleva ciò che non si poteva permettere e per questo inizia a spacciare e ad innamorarsi dei soldi:

“quando li avevo in mano fu tipo la prima scopata e quello fu il concepimento”; 

La gravidanza cresce, la sua passione pure, le storie che vede lo segnano, i suoi amici scompaiono ma questa gestazione lunga 9 anni, non placa la sua fame:

“Una gestazione durata nove anni. Prendere i soldi, ridarli, poi riprenderli, ridarli”

Fino al parto in cui lui ormai adulto insegna ad altri ragazzini, che si trovano nelle stesse condizioni in cui si trovava lui al tempo, la vita da strada e le sue regole, rimettendoli in strada con le conoscenze da lui acquisite nel tempo; ma come una madre non abbandona mai i suoi figli, lui decide di continuare a vegliare su di loro, dedicando a loro questo disco:

“Non era più tempo di magra, ci avrebbero pensato i nostri bambini, mentre una madre difende sempre il suo cucciolo, per avere di più, dovevamo essere di più

E quello fu il parto”

DAY 3 - NO TWITTER

Il pezzo che vado ad affrontare oggi è “No Twitter”. Ho scelto questo brano perchè rappresenta un punto di svolta nella carriera di Achille Lauro. Si parla infatti del primo video rilasciato ufficialmente per Roccia Music nel 2014, primo estratto di quello che poi sarà il suo mixtape di debutto “Immortale”; un video che è come una sorta di biglietto da visita per il pubblico Italiano, come a dire “Io sono Achille Lauro e questa è la mia roba”. La base è affidata a Frenetik (produttore tra l’altro di molte delle nuove hit di Gemitaiz) mentre la regia del video è affidata a Trashsecco. 

Forse proprio perchè è uno dei primi prodotti rilasciati ufficialmente, questo video si discosta in parte da quello che poi vedremo per il resto della produzione audiovisiva di Achille Lauro, nel senso che manca molto quella componente ironica e parodistica che sarà, in alcuni casi, una chiave di lettura fondamentale per il suo lavoro. Infatti la base elettronica molto cupa, le prime inquadrature con le riprese della strada, i graffiti e le ambientazioni subito successive all’interno del capannone abbandonato, rimandano molto all’impostazione da Truceklan. 

Nonostante ciò, l’attitudine che mostra il nostro Achilleidol nel testo è molto sua, personale e unica, con le citazioni di nomi di celebrità, marchi e nomi di social network, lo stesso titolo è “No twitter” (una cosa che di certo si allontana molto dal classico stile di Roma):

“La mia vita su Dmax, tutto il mondo connesso, la tua donna su instagram, le sue zinne su facebook.”

“Justin Biebier, tra sti bambini so justin Timberlake, entro no hogan, no timberland, blocchi di roma no Gardaland.”

In questo brano decide di rimarcare la differenza esistente e palese tra di lui e la maggior parte della scena rap Italiana, che vede solo come una banda di chiacchieroni, buoni solo a parlare attraverso social network, la sua attitudine da strada è la cosa che lo rende unico ed irripetibile e questa è una cosa che non puoi fingere:

“E tipo hai comprato milioni di views , dopo questa qua nessuno ti si caga piu, il talento non lo compri come le views , la mia faccia non la vendo come fai tu..Ciao”

DAY 4 - DON feat. Marracash

Per questa giornata, il pezzo che ho selezionato è “Don”, una collaborazione tra il re e l’ormai ex principe di Roccia Music, Marracash e Achille Lauro, in un certo senso maestro e allievo. Il prezzo proviene da “Status”, l’ultimo album di Marra, uscito nel 2015 dopo una lunga attesa e che lo ha confermato (come se ce ne fosse ancora bisogno) come il re del movimento rap in Italia. 

La traccia è la terza del disco, la produzione è affidata Ishi, l’affiancamento di questi due artisti è una cosa che funziona molto bene perché come abbiamo ripetuto ormai molte volte, il background di Achille Lauro è quello di un ragazzo delle popolari, esattamente come quello di cui ha sempre parlato Marracash con il suo quartiere, la Barona. In questo pezzo, il loro background viene in glorificato come punto di partenza per la svolta che è avvenuta attraverso la musica: 

"Su in villa, con vista su un mare d'invidia risento l'eco del mio ghetto dentro una conchiglia"

Non sono più tuttavia gli stessi ragazzi che erano al tempo, sono cambiati, il successo li ha cambiati, la musica e le esperienze vissute attraverso di essa gli hanno permesso di abbandonare quella condizione per potersi affermare. Ora che è tutto diverso, ora che loro sono diversi possono affrontare il loro passato e porsi come modelli, questa idea viene poi espressa al massimo nella parte finale con una strumentale che chiude il pezzo in modo glorioso. 

"Da 0 a 100 in un battito di ciglia, zio! L'eco del ghetto dentro una conchiglia, zio! Sono il gran duca in questa roba, quindi annunciami come si deve"

DAY 5 - DOVE IL DENARO NON PUò

“Dove il denaro non può” è forse uno dei pezzi più forti di Achille, non tanto per i contenuti che comunque non sono innovativi ne mai sentiti, quanto piuttosto per la passione e la carica che trasmette in ogni singola barra. Si sente attraverso lo sviluppo della canzone, il pathos e la sofferenza provata durante questi anni di formazione personale, ogni esperienza che gli ha procurato un qualsiasi genere di dolore e sofferenza, dal rapporto complicato con i genitori con la scuola, la vita di strada fino al successo.

La sesta traccia tratta dallʼalbum “Dio cʼè”, prodotta dal solito Boss Doms, è un grido di rabbia che parte da lontano, parte dalla sua condizione famigliare, per arrivare a spiegare il suo percorso adolescenziale, la scoperta della strada e il rapporto suo e dei suoi amici con la droga, fino ad arrivare allʼincontro con la musica, un incorno che si è dimostrato fondamentale e che gli ha permesso di svoltare:

"Dallʼinizio, oggi conosci me dallʼinizio, i sacrifici fatti dallʼinizio, che non è cambiato nulla è uguale al primo disco, sono voce di chi non ha voce in questo schifo Cristo".
 
Tutto questo raccontato con rabbia e dolore ma anche con molta lucidità, in un pezzo che riesce a mettere in gioco tutta la sua abilità di narratore e di story teller. Particolarmente duro è il ritornello, vero emblema della canzone:
 
"No non fa più ride,i miei si ammalano qui, non arrivi a fine mese, tu ora giudichi me,
Non fa più ride I miei soffrire davvero Pensi resti a vedere? no no Non fa più ride
Nei palazzi costretti i miei ragazzi coi pezzi Non so Non fa più ride Pensi sia un gioco no. Non so che fine farò no no no no" 

DAY 6 - POLANSKI

All’interno della produzione di Achille Lauro questa spicca per la sua diversità rispetto alla normalità, non tanto perchè i presupposti siano diversi, stiamo infondo sempre parlando Achille Lauro, quanto piuttosto per il tipo di testo che va a delinearsi lungo lo sviluppo della canzone. Il nostro amato rapper di Roma ha sempre cercato di proporsi come cafone e coatto e bisogna ammettere che è riuscito alla perfezione a far passare questa immagine, se non fosse così non sarei qui a scriverne. Tuttavia, tra realtà e immagine c’è sempre una differenza ed emerge per l’appunto nel finale della canzone dove cita uno dietro l’altro, in un ritornello ossessivo che lo fa assomigliare più ad un ultras, una serie di intellettuali presenti e passati da Lars von Trier a Kubirck per arrivare a Chopin e Beaudelaire. 

"la mia vita è un film di Kubrick, i notturni di Chopin, nuovo Roman Polansky, fiori del male di Beaudelaire"

La produzione è affidata a Dj Raw e in questo caso, parliamo di un periodo storico nel quale il rapper romano non era ancora "famoso" ne aveva firmato per Roccia Music, ma era sotto contratto con Honiro (da sempre fucina di grandi talenti) e difatti si nota l’impostazione ancora molto grezza. Il video è infatti girato in studio durante la registrazione del pezzo, con inquadrature molto semplici e crude, per caratteristiche molto più simili ad uno street video che ad un qualcosa di ufficiale.

DAY 7 - A CASA DE SANDRO

Per chiudere questa prima settimana della rubrica “A month with”, ho scelto uno dei miei pezzi preferiti, se non il mio pezzo preferito di Achille Lauro, parliamo di un pezzo del 2016, per la regia di Emanuele Pisano e prodotta da Boss Doms, “A casa de Sandro”. 

Per quanto mi riguarda, questa è la canzone che insieme ad “Occhiali da Donna” (che non a caso è stata scelta per iniziare il mese) mi ha fatto innamorare del rapper di Roma. A partire dalla base, un super remix del pezzo di Asap Rocky “Lord Pretty Flacko Jodye 2” che Boss Doms recupera e remixa a dovere adattandolo alla perfezione al testo, con una componente elettronica che viene ulteriormente accentuata da alternanze di momenti di quiete e di caos.  L’altro motivo per cui ci ho perso la testa, è la capacità da parte di Achille di riuscire a prendere un elemento insignificante come può essere quello del telefono e attribuirgli una serie di significati rendendolo il centro ideologico del brano. 

Lui che per tanti anni è stato a stretto contatto con il mondo della droga ne enfatizza un elemento chiave come la chiamata e lo scambio di informazioni per quanto riguarda qualsiasi aspetto della questione, dalla quantità al prezzo alla consegna. 

"Pronto?! Passi qui, vieni qui, vieni lì. Ci vediamo qui, ci becchiamo lì
Chiama qui, non chiamare lì. Non chiamare qui, vieni lì. Vieni qui, Ale vuole i G. Ale voglio i G"
 
Il continuo scambio di informazioni viene accentuato ulteriormente nel video, dove la presenza di quest’uomo circondato da telefoni che squillano in continuazione e che lo fanno sembrare una sorta di piovra o di burattinaio che muove i fili. 
 
Altrettanto geniale si rivela il video, Emanuele Pisano si rivela infatti estremamente intelligente nel creare una serie di mini situazioni che fanno capo tutte all’uomo col telefono dietro la scrivania, il quale dalla sua postazione coordina il lavoro di tutti e risolve i problemi di tutti. Particolarmente intelligente si rivela anche da un punto di vista visivo, la non esaltazione del tema ma al contrario la critica che è evidente nella scena dell’overdose della ragazza ma anche in maniera meno velata nella scena dei due ragazzi dove lui non riesce ad avere un’erezione per colpa della cocaina. 
 
"I miei stanno fuori. Citofoni senza cognomi.'Sti tatuaggi coi nomi, come dire domani ci muori
E domani ci muori davvero. Sì davvero, davvero. Tagliati come col vetro, tagliavo questa catena e correvo"

DAY 8 - GHETTO MEMORIES FEAT. LUCHE’

"Ghetto memories" è un featuring interno all’album di Luche, anche lui artista interno al roster di Roccia Music che attraverso l’etichetta di Marracash e Shablo sta vivendo una vera e propria seconda vita dopo i Co’ Sang. Il disco all’interno del quale è contenuto questo brano è "L2" del 2014, la traccia è l’undicesima e vede la collaborazione di Achille Lauro. 

Ciò che accomuna questi due artisti è il background dal quale provengono, un passato difficile fatto di problemi legati alla mancanza di prospettive future e al contesto nel quale sono cresciuti, contesto che diventa prigione e gabbia dal quale sono riusciti a fuggire.  In questo brano in particolare entrambi riguardano alla loro infanzia/adolescenza come attraverso una vecchia foto, rivivendo quei momenti con la tristezza di chi è cresciuto ma ricordandosi le emozioni e i pensieri provati: 

"Riguardo una foto di noi con in mano dei petardi:vedo me senza peccati, in strada fino a tardi.
Una famiglia fatta di soli fratelli ribelli che sfidano una fine scritta, studiando una via d'uscita. 
Una donna non ci trasformerà in perfetti sconosciuti, ma dentro me non mi immaginavo noi da adulti"

Un brano di questo tipo è perfetto per Achille che riesce a far valere tutta la sua capacità di raccontare storie, buttando fuori tutto quel carico di rabbia e delusione che ha dovuto vedere e che ora riesce a raccontare. Nonostante il cambiamento, la fama e il successo, gli occhi sono ancora quelli della fame e della disillusione di chi non deve e vuole prendersi tutto:

"Gli altri che ne sanno di quello che ho intorno, l'ultimo stronzo all'ultimo posto dei primi anni. 
Giurare di uscire da sto posto, maledico sto posto e chi si è ucciso nel posto senza pensarci. 
e guardare il futuro crollarmi davanti in un niente, puoi fa niente? noe lasciare i ricordi, volare via
insieme alla gente a cui vuoi bene e noistare soli e guardarsi da soli ripetete a noi: "va tutto bene? No"

 

DAY 9 - ULALALA FEAT. GEMITAIZ

“Ulalala” è una hit. Fatta questa premessa fondamentale dalla quale non si scappa, “Ulalala” è una traccia del 2016 contenuta nel disco “Ragazzi Madre” feat. Gemitaiz, un duo totalmente romano unito dalla passione per gli eccessi e dal pollice verde. Prodotta da Boss Doms anche questa, si tratta di una sorta di una canzone che ondeggia tra il reggae e la trap, in un sali e scende rilassante che ti fa venire voglia di ascoltarla in spiaggia bevendo tequila. 

‘Sta weeda è talmente arancione che sembra una pesca..‘Sta tipa ha una fragola, frà, che mi gira la testa
In tasca c’ho cento conchiglie ma non vado a pesca...Questa bustina col cuore di una caramella...Ulalalaaa"
 

Proprio il beat rilassante accompagna la voce dei due mc che si lasciano andare nella descrizione di una vita fatta spesso fatta di eccessi, una vita pazza che li accompagna da quando sono riusciti ad ottenere il successo che hanno sempre desiderato. Questo genere di descrizione è accompagnata da una serie di elementi materiali che vengono enunciati durante la canzone:

"..La cinta, le scarpe le ho in tinta…...Al collo San Pietro e San Paolo…...ma al collo c’ho il Pantheon..
..Zio Paperone in piazza, ho il culo sul letto dorato, salmone, salsa di avocado…..Ostriche in tavole.."
 

Tutti questi elementi appena enunciati fanno tuttavia da contraltare ad una vita passata fatta di difficoltà economiche che riverbera anche in questa canzone e che spesso viene proprio messa accanto a questa ricchezza.

"Il deserto dei tartari della mia giacca...Questa bustina più che una bustina è una spiaggia. Sto fiume di soldi non basta, papà niente in banca"

day 10 - REAL ROYAL STREET RAP feat marracash

Questo canzone in un certo senso è un’anticipazione di “Don”, la canzone che sarà poi contenta nel disco di Marracash, solo che questa è stata pubblicata un anno prima ed è invece nel mixtape di Achille Lauro, “Immortale”. 

“Real Royal Street Rap” è un pezzo di puro tecnicismo e autocelebrazione, la bravura degli artisti sta nel continuo passaparola di strofe che si susseguono a ripetizione, come durante una partita da ping pong. Una sorta di dialogo tra Marra e Achille, nel quale fanno sfoggio di skills tecniche e rime (cose nelle quali il rapper di barona rimane lo stesso un gradino superiore). 

"Sono Pop come Iggy....Big Poppa: Biggie....dalle toppe alle top tope: Minny
tu fai pop porto i pop corn: Walt Disney....firmo Lauro Idol come Billy Achille"

Il video è diretto da HomeRun e viene sviluppato dapprima come una sorta di scorribanda dei due sopra una cadilac in stile Lowrider messicano per poi spostarsi una zona industriale abbandonata dove fanno festa. Si tratta di un brano senza contenuti forti veri e propri ma molto hip hop nell’attitudine di voler schiacciare un possibile loro hater, dimostrando la loro reale superiorità sia tecnica che stilistica. 

"Tienti a un metro, Te no non dirmi sei indietro, dietro. ....Confronto a noi se retrô, indietro, E te ne accorgi quando ti entro in retro. Non mi entra la tua felpa Ecko. Con te che quando si entra prego....Non entro se non dal retro. Non ti entrano se non da dietro."

day 11 - HOTLINE DRIN 

“Hotline drin” è un remix fatto da Achille e Boss Doms, che come avevano fatto per la traccia “A casa de Sandro” riprendono mano ad un beat americano per tapparci sopra, la differenza sta nel fatto che se la base di ACDS era poi stata successivamente remixata, quella di Drake rimane invariata.  Il beat non è l’unica cosa che accomuna questi due brani, questa traccia si può considerare infatti come un proseguo dell’altra, sia da un punto di vista di attitudine che da un punto di vista contenutistico. 

La figura ormai leggendaria di Sandro, in questo caso viene affiancata a quella di un altro amico di Achille, un certo Ale, anche lui spacciatore e poi finito in carcere con l’unica differenza che "Ale in galera sta una pacchia, Ale sta una favola, Ale sta in vacanza"

Questi due personaggi, quello di Sandro e quello di Ale, hanno vite parallele e intrecciate, accomunate dallo spaccio e dal grande giro di clienti e merce che muovono, secondo varie esigenze e dimensioni 

"con pacchetti 5 g, coi pacchetti  10 g, coi pacchi 100 g, col pacco da un k g"

Molto divertenti sono anche gli inserti telefonici che si sentono durante la traccia, con la voce dei protagonisti che si inserisce in alcuni momenti.

DAY 12 - YOUNG KING feat. DJ PITCH8

“Young King” è un pezzo del 2015, tratto dall’album “Dio c’è”, ultimo disco del rapper romano per Roccia Music.  La traccia è la prima del disco a serve ad introdurre quello che sarà poi il viaggio che si andrà a costruire durante tutto il progetto di Achille Lauro. Si tratta di una traccia che parte come strumentale, caratterizzata da una dubstep/drum n bass molto spinta, che la fa somigliare quasi ad un pezzo dei primi della Machete. 

Su questa base drum n bass costrutti da Pitch8, Achille fa valere tutta la sua anima più tamarra e cafona con tutti i suoi temi più classici legati al disagio sociale delle periferie e lamentandosi, infine, della scarsa qualità del panorama musicale e soprattutto del rap Italiano.

“Ora che in italia il rap è in mano a questi che non pensano a chi sei ma solo a come vesti”

DAY 13 - LA BELLA E LA BESTIA

"La bella e la bestia", prodott da Banf, è il racconto di una storia d'amore, nel modo più semplice e schietto possibile, se mai si possa realmente parlare di storie d'amore in modo semplici; in ogni caso questa canzone è un racconto personale e tenero di una sua passata relazione. Questa relazione viene vista ora con gli occhi del presente verso il passato, un passato che è adesso si cerca di rivalutare e riguardare con più chiarezza e tranquillità rispetto alla foga del momento. Attraverso questa analisi, emergono gli errori commessi e i rimpianti verso una possibilità oramai sprecata. Nello scorrere del testo, risulta chiaro come lei fosse la sua nemesi, da qui il titolo "La bella e La bestia" come la fiaba Disney, il loro essere agli antipodi emerge in svariati punti: 

"Tu non pensi a te stessa, tu pensi a chi ami....tu sei sempre gentile, io alzo... tu dici mi pensi, io scopo le altre"

Le loro differenze emergono sia in modo sostanziale ma anche nelle cose più piccole e semplici, come possono essere i vestiti, che diventano un pretesto per evidenziare ulteriormente la distanza:

"Indossavi quella gonna lunga...Con quel corpo che mi fa impazzire...Io dicevo "mettila più corta"..Tu "non sono come le tue amiche"

Nonostante tutto ciò, Achille riguarda al suo passato con un velo tristezza che traspare in modo palese.

DAY 14 - COCA COLA LIGHT

“Coca Cola Light” è un pezzo del 2016, contenuto nel disco “Ragazzi Madre” ed è uno dei brani più carichi di significati, uno di quelli per cui il disco merita di essere ascoltato a più riprese e non lasciato perdere come uno dei tanti prodotti. Prodotto da Boss Doms, con video di Trash Secco che compie un mezzo capolavoro a livello visuale, riuscendo a trasmettere tutta la rabbia e la brutalità che è presente allʼinterno del brano senza risultare estetico o forzato. Un film allucinato con una componente estetica e grafica molto forte come dimostra il ritornello, con colori decisi e lʼimmagine distorta che fa perdere il volto nello sfondo e viceversa.

La canzone si apre con dei versi nei quali viene subito messa in chiaro la differenza tra lui e il resto dei finti gangsta che ci sono nella scena rap: “Dentro un quartiere così, questi qui non ci sono mai stati, questi che dicono vendo la droga. Sperando di andare di moda Al collo hanno dieci collane Ma quando passiamo nascondono l'oro”. Cʼè chi ci ha visto un riferimento al gruppo di Sick Luke: non è da escludere come cosa, ma non è importante alla fine. Lʼunica cosa che conta è che viene già posta una linea di demarcazione netta tra ciò che è lui e ciò che sono gli altri: “dentro un quartiere così, questi qui non ci sono mai stati” diventa il simbolo della sua forza e della credibilità che si è guadagnato negli anni. La stessa problematica della droga lui le vede con occhi diversi, ciò che per altri è un gioco per lui è stata fonte di problemi e di grandi dolori.

"Passami quella boccetta che mischi con quella bevanda gassata, i miei s'uccidono l'uno con l'altro vendendosi roba tagliata"

Nella seconda strofa il soggetto cambia e diventa tutto più introspettivo, viene presa in esame la sua solitudine rispetto ad un mondo che gli ha tolto tutto ciò che poteva desiderare a partire dalla famiglia: "Né madre che stringa suo figlio né un padre che sappia suo figlio chi è". Ma anche lʼeffetto che questa strada ha avuto su di lui e sui suoi amici, in crescendo fino ad arrivare ad un tragico epilogo:

"È l'oro che ho addosso che pesa quintali, a queste puttane si accecano gli occhi. Ho visto i miei amici morti, solo per soldi, dei ricordi che non vorresti mai come ricordi"

DAY 15 - SCELGO LE STELLE FEAT. COEZ

“Scelgo le stelle” è un brano del 2014, estratto dal mixtape “Immortale” primo progetto solista per Roccia Music. La canzone vede la collaborazione di Coez e la regia di Trash Secco mentre alla produzione c’è Banf.

Parlare di questa canzone vuol dire parlare di un percorso intimo, si tratta per certi versi di una delle tracce più calme e riflessive di tutta la produzione di Achille Lauro, vengono lasciati da parte infatti, tutti gli isterismi e le urla per qualcosa di agrodolce e malinconico. 

"Ho avuto il meglio tra le mani come un deficiente,avere il meglio tra la mani e non capire niente, le piccole poche cose da tenere strette, siamo piccole persone chiusi in piccoli finestre."

Dal suo punto di vista, Achille riflette su due temi centrali, che nella sua esperienza di vita si sono collegati e intrecciati troppe volte, i soldi e la solitudine. Queste due tematiche sono centrali nella canzone perchè il desiderio dei primi ha avuto come conseguenza la seconda, volere, volere, volere per cercare di sentirsi forti in un contesto che non ti lascia altro, ha portato come conseguenza il continuo isolamento a protezione di ciò che si ha, che quindi diventa ciò che si è.

"Vivere senza una casa,ma con cinquemila euro in tasca, i bagni dentro le vasche,coi soldi come dentro una banca. Questo è come il nostro castello,e i pali sopra le torri"

"Quest'armatura mi divide davvero, ma non si può non finire più affondo, infondo quello che qui non mi uccide alla fine poimi rende solo più stronzo; tu che ne sai."

Il ritornello di Coez diventa infine un momento di stacco, in cui l’autore si rivolge con ad una persona amata, spiegandole come i suoi istinti autolesionisti lo porteranno a scegliere le stelle che diventano metafora del denaro o della fama, piuttosto che lei, a costo dell’infelicità.

DAY 16 - DIO DISSE

“Dio disse” è la traccia di apertura del disco “Achille Idol Immortale” del 2014 per Roccia Music. Come traccia di apertura si caratterizza per i suoi cambiamenti di tono, può sostanzialmente essere divisa in tre parti. La prima è un montaggio di sequenze radiofoniche che alternano fatti di cronaca nera a canzoni che passano, hit commerciali. La seconda parte sono trenta secondi di delirio di Achille in cui tira fuori tutta la sua rabbia in una serie di barre più urlate che rappate su una base anch’essa ossessiva. Infine la terza è un passo tratto dalla sua Bibbia, da lui recitato.

“Dio disse, non puoi cadere sarai un vincitore. Dal Vangelo secondo uno stronzo..

DAY 17 - SUA EMINENZA

"Sua Eminenza" è un brano del 2015 estratto dal "Bloody Vynil vol.2" di Dj. Slait membro fondatore insiene a Salmo, El Raton e ormai all'ex socio En?gma del colletivo Machete. "Bloody Vynil" propone è un producer album, nel quale Slait è andato a raccogliere gli artisti affiancandoli a delle  produzioni sue o di produttori selezionati, come in quasto Denny the cool. Il brano con Achille Lauro si contraddistingue per essere tanto minimale durante le strofe quanto ipnotico nel ritornello, su questa struttura il rapper romano ha creato una narrazione,  ttraverso le qualità che lo hanno reso famoso sul territorio nostrano. Spocchia, grinta, ironia, voglia di emergere e tanta rabbia, si alternano su un tessuto musicale che in questo caso diventa più un mezzo su quale dimostrare la propria abilità tecnica. 

"Click ! fatti la foto e fai il post cresco litigando Paul Gascoigne tu cresci su Ask aaah, il tuo cervello 3g 2giga ne prendo altri 3 g , suicida"

"Vendo il lunedì , il martedì , il mercoledì , il giovedì , il venerdì (fu-fu-fuck you banee) questi parlano di droga dico : ah boh outro 10 pacchi di outdoor in auto"

day 18 - ragazzi madre

"Ragazzi Madre" è la traccia che da il titolo al primo album ufficiale solista di Achille Lauro, uscito quest'anno per la sua neo nata etichetta, chiamata No face Agency. "Ragazzi Madre" è una traccia molto complessa come del resto lo è poi il resto del disco e si parla di una traccia prodotta da Boss Doms, beatmaker che ha curato tutto il progetto. Il titolo della canzone fa riferimento a due concetti che poi verrano sia riproposti nella copertina dell'album ma poi anche nello stesso brano, il primo è quello più esplcito e più grezzo che guarda ad un ragazzo come madre perchè all'interno della sua pancia c'è qualcosa, che non è un bambino ma ovuli di cocaina; il secondo concetto è il ruolo quasi paterno che da generazione in generazione si prendono sulle spalle i ragazzi più grandi verso quelli più piccoli, dal momento che sono tutti senza una famiglia, chi ha più esperienza aiuta chi ne ha meno e lo cresce.

"O loro come noi o noi come loro, le casse fuori alla finestra come l'odio
Pensare in fondo che ero anche un bambino buono e che questa cocaina è il nuovo oro"

In queste 4 barre è già spiegato con la massima sintesi tutto quello che è la canzone, intrisa di riferimenti alla vita di strada, con il guardarsi indietro e ripensare all'innocenza oramai perduta, il ruolo quasi genioriale che lui come altri prima di lui si è preso in carico per chi i genitori non li ha avuti.

"Da lunedì fino alla domenica, l'oro al collo come se alla cresima. Fanno soldi alzando i cellulari, hanno la promozione per chiamare gratis per chiamare i loro bimbi, come i miei raga partorissero dei figli" 

day 19 - ci puoi riprovare feat. gemitaiz & clementino

"Ci puoi riprovare" è un traccia contenuta nel quinto mixtape di Gemitaiz: "Quello che vi consiglio vol 5", e vede la collaborazione di Clementino e Achille Lauro per l'appunto. Essendo un brano che contine 3 artisti, è evidente il diverso tipo di approccio alla base sia per quanto riguarda i contenuti sia per l'attitudine alla base, con Gemitaiz molto rilassato che vuole fare "un pezzo funny"; subito dopo arriva la parte di Achille che si contraddistingue per essere la più cruda delle tre strofe, con un attacco che mette subito in chiaro le cose: "chiudi la bocca, ci beccano "bella come va?", parli hai la bocca piena Valentina Nappi"; per poi chiudere con Clementino che sforna un extrabeat in dialetto, tutta tecnica.

Come in tutti i mixtape di Gemitaiz la base è americana e si tratta di "Jamba" di Tyler The Creator ft. Hodgy Beats.

DAY 20 - OCCHIALI DA DONNA RMX FeaT. MADMAN 

"Occhiali da donna rmx” contento nellʼMM vol.2 di MadMan del 2016 è un remix del brano con cui ho aperto questa rubrica, produzione di Boss Doms e doppia strofa: la prima di Achille (ripresa pari pari dalla traccia originale), la seconda di Madman.

“Sto con te, no grazie Il tuo cell, no grazie, La tua weed, no grazie, I tuoi jeans, no grazie Il tuo rap, no grazie, il tuo pop, no grazie, il tuo disco, no grazie, il tuo viso, no grazie”

La seconda riparte dai presupposti iniziati dalla prima strofa reinterpretandolo secondo i canoni e la tecnica di Mad, che si dimostra abile a entrare subito nel clima della canzone, con un approccio al beat molto rilassato ma tecnico allo stesso tempo. Risulta comunque evidente la differenza che esiste tra i due rapper rispetto alla canzone e al significato degli occhiali da donna: per Achille sono simbolo di rivalsa rispetto al passato fatto di povertà e spaccio, mentre per Madman sono solo un accessorio per descrivere un atteggiamento più festaiolo e spaccone.

“Occhiali da divi, Yves Saint Laurent, occhiali da sole anche di sera, guarda la mia donna che bel panorama, corri in bagno e fatti un'altra sega“

day 21 - wow

Per per chiudere questa terza settimana in compagnia della musica di Achille Lauro, ho deciso di scegliere una delle sue tracce più complesse ma proprio per questo motivo, una delle più belle. 

"Wow", prodotta da Boss Doms e il cui video è  diretto da Mattia di Tella e Jacopo Gentilini, racconta una storia, la sua storia e quella di tanti altri ragazzi come lui: Achille guarda ciò che gli intorno e rivede i passi che egli stesso ha compiuto. Questa è una narrazione delle periferie italiane meglio riuscite degli ultimi anni, non c'è elogio, non c'è glorificazione di un'attitudine di strada ma solo la voglia di tirare fuori attraverso la musica, la sua storia e quella di tanti altri come lui. Il cuore pulsante della traccia si concentra sulla figura dei bambini, coloro che sono il simbolo dell'innocenza e della spensieratezza diventano le prime vittime di un sistema che schiaccia i più grandi e del quale loro pagano le conseguenze. 

"Bambini in felpa levano il giacchetto ai bambini del centro e non hanno più freddo, ora no disordine in casa, sta casa è una camera cosa ne sanno, la strada di casa la strada è una trappola, mentre li ammazzano ma mica si ammazza, ma io dico no"

I bambini di questa canzone sono i figli a cui lui dedicherà poi il disco "Ragazzi Madre", figli di cui lui si è occupato come altri hanno prima di lui con lui quando era piccolo, rendendolo il primo ingranaggio di una catena di micro criminalità. Un "lavoro" che permette loro di crescere come gruppo, come fossero una sorta di clan, qualcosa che permetta loro di avere dei soldi (il vero motore che fa girare tutta questa economia) e che quindi consenta loro di avere una prospettiva diversa rispetto ai palazzoni di cemento, tanto ben inquadrati nel video. 

"Danno lavoro a ragazzi quasi come fosse un'azienda. un conto in banca che sembra una banca ma sopra è un'agenda. Sti bambini fanno il mercato, la borsa, tra offerte e richiesta bambini vestiti di mer*a portano orecchini di perla"

Come spesso capita nelle canzoni di Achille, sono i dettagli a fare la differenza e questa citazione degli orecchini di perla è bella per questo. Le perle sono il tipico orecchino di ragazze e donne borghesi, è quindi evidente il contrasto di un bambino affamato di denaro con la delicatezza di questo elemento. Il video è invece un capolavoro, una sorta di romanzo di formazione in un'escalation continua di crimini commessi dal ragazzino protagonista.

"(Come? Wow) Pensano "è tutto inventato", ma questa è realtà
(Come? Wow) lo racconta una storia inventata, noi stavamo qua
(Come? Wow) bambini sembrano bambini ma senza pietà"

day 22 - insalateria feat. noyz narcos

"Insalatiera" è un pezzo del 2014 del mixtape "Achille Idol Immortale", la traccia 15 con la collaborazione di un altro dei king di Roma, la doppia N, Noyz Narcos. 

Il pezzo più che per presentare chissà quali tematiche particolari o significativamente diverse rispetto ad un brano classico di Achille, si distingue per il combiamento di toni nella produzione e di conseguenza nel genere di approccio al beat. La presenza di Noyz all'interno della canzone richiedeva l'introduzione di un elemento più hardocore del solito, Banf costruisce quindi un beat con dei bassi molto forti e delle sonorità che rimandano molto alla dimensione dell'incubo, più tipica del pezzi dell'altro rapper romano. 

"Prega, l'anno che si avvera, insalatiera,ostriche di Calavera, tekno dai villini a schiera. Urna, heltah skeltah nocturnal, ti porto a scuola secco vai urla. Professore, abate su st'altare so insegnarti molto, ti porto a fondo nel buio più fondo, più folto."

Nonostante questo cambiamento di toni, che quindi ha sembianze più drammatiche, Achille Lauro si adatta alla perfezione, costruendo una sua particolare versione, non allontanandosi dagli stilemi che lo hanno fatto apprezzare ovunque.

"Touareg di mogano, casinò, Monaco, questa è la mia vita è un casino provalo, giro con un casino di roba nel cofano"

Anche in questa traccia del mixtape, c'è una finta citazione tratta dalla bibbia in cui Achille ragiona sulla decisione di non volere una vita normale, lavoro e casa regolare, scegliendo invece la sua strada.

 

DAY 23 - BONNIE E CLYDE

"Bonnie e Clyde" prodotta nel 2015 da Frenetik & Oran3, può essere definito come il pezzo d’amore più tipico di Achille Lauro, le sdolcinatezze vengono messe da parte per raccontare qualcosa che anche in questo frangente ha caratteristiche più street. Il riferimento a Bonnie e Clyde calza quindi a pennello, la storia della più famosa coppia di rapinatori di tutta gli USA e proprio il ritornello è forse quello più strettamente legato alla storia dei due amanti:

"Dimmi che vuoi farlo e moriremo insieme,punterò il fucile contro quel cassiere
ero già famoso leggenda al quartiere,con i miei amici sarei andato uguale in tele"
 
Le altre due strofe sono dedicate più che alla loro storia, al desiderio di Achille di emergere dalla sua miseria con i soldi, una lunga lista di desideri che o si sono già avverati o vorrebbe realizzare come ad esempio fare un bagno nel profumo Jean Paul Gautier.

"Si godono lo spettacolo coca e popcorn ,passo da garçon a monsieur garçon, al collo ho dei serpenti Marcelo Burlon,casco in una vasca di Jean Paul Gaultier. Il dramma in un poema si come Goethe,passo dai palazzi fino a Pretty boy, queste tipe amano questi Pretty boy"

Il passaggio da uno stato di amarezza continua ad una vita dolce, con il suo desiderio di arricchirsi e di fare ciò che desiderava che lo hanno reso possibile. 

"Passo da firmare manette, ad autografare due belle tette"

day 24 - AMICO DEL QUORE

Ci stiamo ormai avviando verso la fine di questo mese che ci ha accompagnato nella scoperta dei testi e del mondo di Achille Lauro e di argomenti ne sono stati trattati tanti e in varie sfaccettature, tuttavia un brano così spiccatamente dedicato allʼamicizia non era ancora stato affrontato. “Amico del quore” è un brano del 2016 e fa part di “Ragazzi Madre” e racconta la storia di questo ipotetico (forse) migliore amico di Achille in tutte le sue assurdità e caratteristiche. Quello che ne emerge è il ritratto sincero di un micro criminale, la cui vita si basa su furti, droghe, magheggi e capacità di arrangiarsi in situazioni differenti per uscirne pulito, ma sempre caratterizzato da un grande cuore come tutti i veri amici.

"(Il mio amico) ha fermato quello con la macchina che mi doveva i soldi e gli ha levato tutte le collane
(Il mio amico) Il mio amico mentre svestivamo questo tipo lʼunica cosa che ha detto è “Prendi anche le canne”
(Il mio amico) È il tipo che ti vende una moto, ti sorride, ti ringrazia e poi si tiene il doppio delle chiavi
(Il mio amico) Come quella volta che ha tirato fuori quel mazzo di chiavi in quel garage come siamo entrati"
 

Il tono di tutta la canzone è infatti molto amichevole e rilassato. È un brano che trasmette molto affetto e si può vedere ciò anche dal lyric video pubblicato un paio di giorni fa, che alterna colori molto caldi e delicati ad una figura in primo piano che sembra tutto tranne che un lord inglese. 

DAY 25 - CENERENTOLA

"Cenerentola" è un singolo uscito nel 2015 per Roccia Music, Boss Doms alla produzione mentre alla regia ci sono Mattia di Tella e Jacopo Gentilini. 

La canzone riprende l'idea dela favola di Cenerentola, riportandola all'attualità del contesto nel quale vive Achille Lauro che chiaramente non è quello fiabesco e dorato, ma una realtà molto cruda e a tratti selvaggia che non lascia spazio per mezze misure. La traccia si apre con una telefonata di un uomo che parla con un ragazza, attraverso un cellulare ritrovato sul luogo di un qualche incidente, a partire da questo presupposto, il resto del brano non è altro che un lungo flashback che va a ricostruire ciò che è accaduto prima.

"Amore! Si,ciao ho fatto questo numero era l'ultima chiamata effettuata
Ma chi sei? Senti, è successo un casino, Dio mio non so come dirtelo
Ma dirmi cosa?? Devi venire subito qui, è un'emergenza
Ma qui dove? Vieni subito. Dio!!"

Al contrario del racconto, quello che accade nella notte, in cui Cenerentola da sguattera si trasforma in principessa, è la stessa nella quale lui cade lungo la strada

"Perché sta notte non si ritorna, Perché io non ho posto lassù, Perché amarsi è ammalarsi quaggiù, Perché in fondo stavolta, Non c'è una carrozza, Stanotte moriamo quaggiù"

day 26 - il giorno del ringraziamento feat. read

"Il giorno del ringraziamento" è un pezzo estratto dal "Barabba mixtape" del 2012, il primo prodotto con il quale Achille Lauro decide di mettersi sulla mappa del rap Italiano. Questo mixtape, ma poi più nello specifico il video che risente ancora molto della scuola romana, si nota una tendenza molto hardcore e dura nei pezzi, tendente verso il selvaggio. Essendo il suo primo estratto, questo è anche normale, lo stile che lo contraddistinguerà in seguito, con una componente molto ironica che tenta di sdrammatizzare la figura del rapper macho.

"Sta marcendo metà mela, succhio il latte dalle zinne de una iena"

Era tuttavia importante parlare di questo pezzo sia per citare il suo primo mixtape, cosa che ancora non era stata fatta ma anche per mettere in luce le differenze evidenti rispetto al personaggio che si è andato a costruire nel tempo. L'utilizzo dei colori (che in questo video sono tutti scuri), il tipo di vestiario ma più in generale tutto quel mondo che poi andrà a delineare la figura di Achille Lauro, qui è ancora in fase embrionale, lasciando spazio alla componente più cruda e "gangsta".

day 27 - neanche un giorno a scuola

"Neanche un giorno a scuola" è un estratto dall'album "Dio c'è" del 2015 quando il rapper era ancora sotto Roccia Music. Non si parla di un pezzo dal contenuto forte, si tratta però dell'apoteosi del suo egocentrismo e la sintesi di quel passaggio che ha compiuto passando dall'essere come lui stesso si definisce "leggenda del quartiere" a principe di Roccia Music. 

"Forse ti credi sia fan dell'hip-hop. Ho visto la tua tipa per TV e non dà la mia vita su MTV" 

Questo brano è l'apoteosi di questo processo, partito anni prima con il "Barabba Mixtape" del 2012 e che continua anche ora con l'ultimo disco "Ragazzi Madre". Del cammino da lui percorso tuttavia, non vengono evidenziati spesso però le chiavi più ironiche e grezze, come d'altra parte è tipico del suo stile.

"Tu te la scopi ma sotto pressione. La tipa scopa altre cento persone. Regala alla tipa tua un cerca persone se ce l'hai tu non mi drogo

Mi sveglio e non so mai in che posto mi trovo, mi stai sul cazzo, no che non mi trovo, mi sa che pensi di che droga mi drogo"

DAY 28 - SCARPE COI TACCHI 

“Scarpe coi Tacchi” è un estratto del “Barabba Mixtape” del 2012. Si tratta di una traccia con una sola strofa, un condensato di pura cattiveria e di invettive contro la sua ex dolce metà con la quale ha avuto un rapporto molto intenso. Di questa relazione ormai lui riesce solo a vedere solo i lati peggiori, sia i suoi, di lei sia quelli della relazione, un’invettiva che va decisamente a scontrarsi con il beat della canzone che trasmette invece molta dolcezza. 

Durante lo sviluppo della traccia, si segue il loro percorso con lui che sottolinea le loro differenze, la città li allontana, lui che l’allontana a causa delle loro differenze, soprattutto per il suo desiderio/bisogno di inseguire il denaro e questo diventa motivo della loro rottura. Da lì in poi è un crescendo di rabbia e invettive con il culmine che arriva quando dice: 

“T’ho fatto diventa donna, scarpe coi tacchi, stronza”

La scarpa col tacco diventa quindi per lui il simbolo del passaggio avvenuto, da quando l’ha conosciuta che era una ragazzina a quando hanno rotto, momento in cui lei è ormai una donna che quindi non mette più sneaker o ballerine ma scarpe coi tacchi. Questa capacità di prendere un oggetto banale e farlo diventare il simbolo di qualcosa, è la stessa che poi gli consentirà di creare la hit “Occhiali da Donna”.

day 29 - bianco natale feat. rasty kilo

"Bianco natale" feat. Rasty Kilo prodotta da Dr.Cream, non è una vera e propria canzone bensi un freestyle, a livello di risultato non ci sono variazioni rispetto ad una traccia normale, quello che cambia è l'approccio alla scrittura e ai contenuti che vengono messi in gioco. Mentre in un brano normale si dovrebbe prestare grande attenzione alla forma e al contenuto, ma facendo in modo che poi esso veicoli comunque un significato, grande o piccolo che sia, un freestyle è un esercizio stilistico per mostrare l'abilità di entrambi nello sputare barre a ripetizione, dando molta poca importanza al contenuto e tanto ai tecnicismi. Il risultato è quindi espressione di mettersi in gioco, diventando anatagonista di un tu generico che si prefigura come il nemico di entrambi i rapper. 

"Siamo all'apice, bolle nel calice, rasty cè manda salsa e astice. Si alza l'asticella , canti in cella , apicella , nella testa hai una particella, io il protagonista tu una particella. team Polini, entro in sella, motorini, ayrton senna, faccio il tempo, heltah skeltah. Sono un idolo come Neymar ma nei bar Odb e pras Ghetto Superstar. Senza staff o promoter, not a role model, The Town, suore in batterie dentro a Land Rover".

DAY 30 - TEATRO E CINEMA

Questo è il giorno di chiusura del nostro breve viaggio nel mondo di Achille Lauro e, come noi abbiamo cercato di analizzare la sua vita e la sua esperienza di rapper, anche il resto lo osserva come fosse uno spettacolo. "Teatro e cinema" prima traccia di "Ragzzi Madre" prodotta da Boss Doms, parla proprio di questo: ormai è sotto i riflettori, non è più il ragazzo dei palazzoni di periferia che sono solo un lontano ricordo, la sua vita è un teatro con tutti i pro e i contro della situazione.

In questa traccia vengono messi in luce tutti gli aspetti più squallidi e controversi di tutta la questione, il rapporto con le donne fatto di ombre e luci, la fama e tutti i suoi benefici, la ricchezza nelle sue sfaccettature, le feste e la solitudine che comunque lo accompagna.

"‘Ste tipe ci vogliono prêt-à-porter. Una tipa da reclamber esulare. La mia vita è un reportage: Le et voilat. Questa tipa è come un bel croissant, le dedico il mio tempo, en passant"

"È tutta fatta ma sembra Kate Moss, mentre il vestitino rosa, il mio bulldog. Polvere d’angelo e soldi, polvere che porta via poveri stronzi"

 

 

 

Marco Bianchessi
Author: Marco Bianchessi
"Born sinner the opposite of a winner "(Biggie).