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Intervista Pest dei Personaggi Scomodi - Rapper from Brescia

Intervista Pest dei Personaggi Scomodi

Domande di Michael Menasio

Pest dei Personaggi Scomodi

1) Raccontaci qualcosa su di te Pest, come è nato questo amore per il rap?  E quali sono state le tue influenze?

 

Pest: E’ nato come nascono le passioni a tutti gli adolescenti. Ti incuriosisce qualcosa e poi pian piano ti accorgi che questo qualcosa è sempre più grande e ormai fa parte di te. Avevo 12 anni quando ho avuto il primo interesse, ero piuttosto piccolo e la provincia bresciana non aveva un gran numero di appassionati. Le influenze furono quelle classiche della metà degli anni novanta in poi.: Otr su tutti, Neffa, Maury B,  Deda, Lord Bean, Uomini di Mare… Questi erano i miei preferiti, ma non solo. AL e le fanze di graffiti, l’evoluzione,  i mixtapes… l’hiphop era sicuramente diverso. Sono cambiate molte cose, tante in meglio e altrettante in peggio. Diciamo che essendo partito molto da piccolo ho avuto la fortuna di vedermi lo spirito e la fotta del periodo d’oro… ho ricordi di un mondo che molti miei coetanei non hanno vissuto.

 

2) Parlaci del tuo nuovo disco. Chi ha collaborato e quali sono le tue tracce preferite dell’ album?

 

Pest: Il disco esce per MoodMorning che è l’indie label di cui faccio parte e ha avuto una nascita piuttosto estesa nel tempo. Le produzioni sono affidate ai beatmakers PS (Amon, Stoppa e Rino) e a qualche altro amico come Rubo, Ceri e Michele Borlini. Al microfono gli ospiti sono ovviamente i  miei compagni di gruppo Ares, Fobia e Kaino più un po’ di  mc’s con cui ho un ottimo rapporto e gusti concordanti come Kiave, Franco Negrè, Dongocò, Zampa, The Regime e Alessio Beltrami.

Le mie tracce preferite, non so, sai… dall’interno è difficile valutare. Forse “Take It Easy” e “Più Forte”.

 

 

3) Trovare un nome originale ad un album è spesso  difficile, come ti è venuto in mente e perche hai deciso di chiamarlo “Discorsi di un tale che assomiglia a te”?

 

Pest: Con questo nome ho vinto il premio de “Il titolo più lungo della storia del rap”. Eheh. Diciamo che volevo dare un taglio personale, che sembrasse più un titolo di un racconto che quello di un disco. Poi riflette un po’ il contenuto intimo che contraddistingue l’album e la musica che faccio. Volevo uscire un po’ dai clichè dell’hiphop medio pur restando nel sound più classico.

4) Da “ The Bootleg”  ne è passato di tempo, in questi anni hai avuto modo di farti conoscere e di far conoscere la tua città a tutta Italia.

Com'è stato il passare dall’ essere un mc qualunque ad uno conosciuto su tutta la scena?

 

Pest: Bha, l’essere conosciuto a livello underground fuori dalla mia città ovviamente mi inorgoglisce. Però la “fama” che mi ha dato l’hiphop è molto ristretta agli appassionati, non ha quindi cambiato nulla nella mia vita. Certo fa piacere ricevere mail con complimenti da gente di Vercelli, Bari o Matera… Suonare fuori dalla tua zona è ancora più stimolante però “essere famosi” è una cosa differente dalla mia situazione. Sapere che però qualcuno in altre città ti segue fa crescere le responsabilità,  devi fare bene e migliorarti sempre.

 

 

5) A differenza di tanta gente il tuo rap non è la solita mescolanza di droga-alcool-sesso e chi più ne ha più ne metta…

ma un rap piu riflessivo, che fa immedesimare le persone...perche la decisione di darsi a questo tipo di testi?

 

Pest: Non so, non è una scelta calcolata. E’ legata al proprio carattere e ai propri gusti. Penso sia giusto dire qualcosa alle persone che ti ascoltano. C’è gente che fa dischi interi senza dire nulla, poi del disco cosa ti resta? Sono convinto che certe banalità nel rap abbiano un po’ stufato. Ma ognuno può fare il rap che vuole, c’è chi parla di pistole e puttane ma lo fa benissimo… la musica è tante cose: divertimento, evoluzione, riflessione, comunicazione, sentimenti… affrontare solo un aspetto è limitante.

 

 

6) In “Take it easy” dici di esserti “imposto di essere positivo”, come mai questa affermazione?

 

Pest: Credo che a volte ci creiamo problemi per piccolezze e altre volte non affrontiamo situazioni, magari gravi, perché ci abbattiamo prima di provare a risolverle. Io per primo mi faccio ingabbiare da queste cose. Riflettevo su mio nonno e il fatto che lui alla mia età fosse in guerra prima e in campo di concentramento poi. A volte mi lamento se la wireless non funziona o se all’aperitivo non so con chi andare. Take it easy parla di questo e altro… è un modo per dire: prendiamo un attimo tutto più con calma, certi problemi non sono nemmeno problemi e quelli veri sono da affrontare con una attitudine diversa.

 

7) Com'è nato il rapporto con i Personaggi Scomodi? Cioè precisamente come vi siete conosciuti?

 

Pest: Sono nati da una idea di Fobia e mia, a Brescia, quando andavamo ancora alle superiori. Poi girando per le jam, suonando in giro, abbiamo conosciuto Ares, Kaino e Stoppa. Col tempo la squadra si è ingrandita con l’aggiunta di Rino e dall’anno scorso anche di Amon. Ci lega lo stesso gusto e l’approccio simile nel fare musica, oltre ad una amicizia fraterna, ovviamente.

 

8) Una volta per trovare un rapper emergente bravo, dovevi avere la fortuna di conoscerlo personalmente in qualche modo, ora con Myspace è cambiato tutto…

Come vedi questa cosa?

 

Pest: Una volta c’era più rispetto della gavetta. Adesso tutti vogliono arrivare subito, scrivono una canzone e già si sentono di doverla pubblicare e spingere. Myspace ha reso facile far sentire la propria musica oltre i confini della propria realtà cittadina. I gruppi che meritano hanno sì la possibilità di arrivare a più gente, nello stesso tempo il livello medio dei rappers che fanno uscire i propri demo-dischi si è abbassato. Penso che il mezzo sia ottimo ma la capacità di autocritica dei musicisti sia molto bassa.

 

9) Su Myspace hai pubblicato “Caldo Killer”, un pezzo “sciallissimo”, volevi portare un po’ di freschezza in queste giornate afose?

 

Pest: Era un inedito giusto per la stagione, mi ha fatto piacere farlo uscire… lo vedevo fresco e adatto ad un ascolto in periodo vacanziero. Un piccolo regalo, mio e di Amon, a chi ci ascolta e segue nell’attesa dei prossimi prodotti.

 

 

10) Molti sanno che hai creato di tua iniziativa un laboratorio di hip hop il "Grow up". Cos’è e com'è nato questo progetto?

 

Pest: E’ un laboratorio che gestisco insieme con Fobia. Non è una serie di eventi e nemmeno un luogo dove indottrinare qualcuno, è semplicemente una occasione in cui si dà spazio per suonare ai gruppi in età scuole superiori. Gente che magari ha fotta ma non ha mai preso un microfono in mano o fatica ad andare a tempo. Sono dei pomeriggi tranquilli dove mettiamo selecta hiphop strettamente Italiana e a turno i gruppi dei più giovani salgono sul palco e provano un paio di pezzi a testa. Chi ha gli spazi in genere cerca sempre di tenerseli, noi abbiamo l’ottica che il livello si alza concedendo possibilità al nuovo, a partire dai più piccoli. Il Grow Up è un punto di incontro… i ragazzi si ritrovano, guardano il live dei coetanei, si bevono qualcosa e conoscono gente con cui scambiano opinioni o progettano collaborazioni. Cerchiamo di creare contatti ed aiutare ad evolversi per avere in città, in futuro, una scena più forte e più competente.

 

11) Torniamo indietro nel tempo a quest' inverno, hai partecipato alla produzione della compilation “Made in Brescia”, a cui prendono parte molti mc della tua scena. “In sta citta non cè un cazzo” è il pezzo che hai presentato tu. Come mai la decisione di fare un pezzo in cui critichi la tua città?

 

Pest: Chi conosce la realtà rap di Brescia l’ha capito. Il mio era un modo per ridere sopra certi atteggiamenti che abbiamo nella scena e fare autocritica. Penso che poca gente si sbatta realmente e per questo Brescia ha dei limiti. Nello stesso tempo la competizione spesso alza il livello e vedo che ora molta gente ha fatto uscire demo e dischi facendo crescere negli altri la voglia di fare altrettanto. Per sfatare questa cosa poi, io e il mio team, ci siamo mossi attivamente organizzando un sacco di serate con molti guest di livello nazionale come Bassi, Kiave, Mista e Frank Siciliano, Primo Brown, Jesto e Hyst, Dublinerz, Kaos e dj Trix ed altri ancora. Addirittura per la prima volta in città c’è stato un ospite dagli States… e non da poco: Evidence dei Dilated Peoples. Probabilmente il 2009 è stato l’anno più pieno di eventi Hiphop per Brescia. Spero che ora sia più chiaro l’intento di quella traccia.

 

12) Progetti per il futuro? In conclusione aggiungi pure qualcosa…

 

Pest: Progetti per il futuro molti… Fra poco uscirà “MoodMorning.com meets Stoppa 247” un ep dell’etichetta dove siamo presenti tutti noi PS più qualche ospite. Poi ho in lavorazione un po’ materiale tra il Vol.2 del “Bootleg” e un mixtape insieme a Dj MS. A Gennaio 2010 dovrebbe uscire il mio nuovo lavoro insieme ad Amon.

Un saluto a voi del sito e a chi ci segue e supporta… a presto con delle belle novità MoodMorning.

 

 

Link Utili:

www.myspace.com/pest_ps

www.twitter.com/stefanopest

 

Pest dei Personaggi Scomodi