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  • Categoria: Interviste
  • Scritto da Gianluca

Intervista a Louis Dee - Sto Bene All'Inferno, Palermo, Unlimited Struggle e non solo

LOUIS-DEE

Uno dei dischi più attesi di questi mesi era senza dubbio "Sto Bene All'Inferno" di Louis Dee interamente prodotto da Big Joe. Ora è fuori e il rapper dell'Unlimited Struggle ce ne parla in questa intervista in cui ci racconta anche del primo (importante) incontro con Stokka e del rapporto con la sua città natale, Palermo, più ovviamente tanto altro. Check it!

1) Ciao Louis Dee. E’ appena uscito “Sto Bene All’Inferno”: come è stato il percorso che ti ha portato a questo disco?

Semplicemente volevo dedicarmi all'album a 360 gradi e aspettavo il momento giusto. Ho avuto tempo per capire cosa davvero volevo fare e come sviluppare tutto il progetto. Credo sia stato meglio aspettare e ragionare.

2) Stai davvero bene all’inferno? C’è un modo per uscirne fuori?

Sto bene all'inferno perché se cresci in determinati ambienti, con determinate "regole"non scritte, con difficoltà e porte chiuse, beh diciamo che sei già allenato per il peggio o comunque stai dieci passi avanti rispetto a chi fortunatamente ha avuto tutto dalla vita e ha trovato strade spianate anche per una crescita personale. Non c'entra la musica, quest'album parla di vita. Il modo per uscirne fuori forse c'è, ma chi veramente vuole uscirne fuori? A volte ci si sente bene anche con poco, anche con poche possibilità, bisogna avere testa per stare al mondo.

3) Abbiamo notato un massiccio numero di featuring, come mai questa scelta?

È una domanda che mi fanno spesso. Chi ha già ascoltato i miei precedenti lavori sa già che mi piace fare ballotta e confrontarmi. In fin dei conti quando da ragazzino scendevo a piazzale Ungheria per fare freestyle non andavo mica per farlo da solo... diciamo che il concetto per me è rimasto simile ma ovviamente molto più elaborato. Mi diverte fare musica con artisti che stimo.

4) Palermo. Com’è stato crescere in una città così particolare? Quanto hanno influito Stokka e Madbuddy nella tua formazione?

Palermo è fantastica, ho amici al nord che quando sono scesi qui la prima volta, o per suonare o per vacanza, vedendo il popolo e le abitudini diverse, le spiagge e i quartieri, il cibo, il sole, si prendono solo bene. Anche il costo della vita è più basso: l'altro giorno ero in Vucciria con un paio di amici e dicevamo proprio questo, la sera a Palermo ti ubriachi con 10/15€ al massimo, ahahahahaha! La amo anche se è una città difficile, spesso sbagliata e ingiusta. Purtroppo ho tanti fratelli che sono andati via per necessità, da Palermo in Lombardia, in Inghilterra, a Bruxelles o in America. Qui è dura trovare un lavoro e riuscire a tenerselo, diventare padre dovrebbe essere una gioia immensa ma ci pensi mille volte prima di assumerti la responsabilità di un'altra vita. Anche dal punto di vista musicale da qui non è facile emergere. Ricordo che a 13 anni un ragazzo mi passò un flyer mega grezzo tagliato a mano con una grafica marcia e la stampa di un microfono su sfondo nero e un campionatore, dietro un listino prezzi per registrare demo. Dopo aver recuperato il cash una settimana dopo chiamai il numero di telefono che c'era scritto sul retro. Così ho conosciuto Stokka. Adesso, a distanza di quindici anni, Stokka e Unlimited Struggle hanno creduto in me e in questo progetto al punto da stampare il disco.

5) Unlimited Struggle. Come ti trovi all’interno dell’etichetta fondata da Shocca? Come state vivendo questo momento di transizione/confusione in seguito alle uscite (seguite da critiche) di Nex Cassel ed Egreen?

Conoscevo da prima quasi tutti gli artisti di Unlimited Struggle ed ero già fan di alcuni. L'etichetta rappresenta appieno la frase "Farcela con le proprie forze" e questa è una cosa che ho capito ultimamente lavorando con i ragazzi per “Sto bene all’inferno”. Gli artisti che ne fanno parte hanno in comune l'amore per questo cazzo di hip hop e il resto non importa. Detto ciò, nessuno ha avuto la minima impressione di vivere un “momento di transizione/confusione” come dite voi. Dall’interno la storia è differente. Certe cose sono normali e avvengono senza retroscena o contraccolpi. I rapporti nascono e finiscono in tutti gli ambiti, a tutti i livelli. Posso solo aggiungere che, essendo prima di tutto degli amici, mi è dispiaciuto non poter vivere all'interno dell'etichetta con loro e idem per i live, perché sono usciti quasi nello stesso periodo in cui io stavo entrando a far parte del roster. Di certo sarebbe stato bello anche con loro perché sia Nex sia E-Green sono due amici che rispetto, aldilà della musica e ignorando le vicende che citi. Insomma, due ragazzi come me, prima di tutto delle persone e, in quanto tali, credo sia del tutto normale anche avere diversi punti di vista: viviamo tutti di emozioni, sentimenti e abbiamo modi di pensare personali. Se un giorno anche io deciderò di intraprendere altre strade non credo mi farebbe piacere parlarne a distanza di mesi e mesi e mesi... e poi per cosa? Piuttosto vi dico che aspetto i loro nuovi album quanto un qualsiasi gossipparo aspetta la news delle news... Un abbraccio ai miei brothers Nex e Gfantini!

6) Cosa ascolti ultimamente? Consiglia qualche pezzo ai nostri lettori!

Ascolto di tutto. I miei dischi sul comodino in questo momento sono: "By Dom Kennedy" di DOM KENNEDY, "Xvol1mixtape" di LUCKI ECKS, "TaxFree ep " di OG MACO, "Hell can wait" di VINCE STAPLES. E di italiano sto ascoltando di gusto "Suicidol"dell’amico NITRO. Il pezzo della settimana, a palla nel mio impianto, è "What I wanna" di LUCHI ECKS.

7) Info, contatti e saluti.

Sto bene all’inferno è fuori in tutti i negozi di dischi (specie quelli indipendenti) e digital store. Io e Joe siamo al top. Per info www.unlimitedstruggle.com. FB LOUIS DEE. Twitter LOUISDEEKS. Un saluto a HIPHOPREC.COM. Keep it KILLA!

 

Gianluca
Author: Gianluca
"Money never made me, money never played me!" (M.O.P).