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  • Categoria: Recensioni
  • Scritto da Giuseppe

Ludacris - Ludaversal (recensione)

ludaversal

Valutazione attuale: 4 / 5

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Ludacris, a 5 anni di distanza dalla sua ultima pubblicazione "Battle of the Sexes", torna sulla scena rap con un nuovo disco: "Ludaversal". Questo è un evento importante. Molti tendono a sottovalutare l'importanza di Ludacris nel rap game, non accostandolo praticamente mai ai nomi, per così dire, più altisonanti. In realtà Luda merita tutta l'attenzione possibile, parliamo infatti di un MC tra quelli di maggior successo di sempre, nonchè, con buona pace di T.I., di colui che può davvero ritenersi il re del South Side, avendo i suoi dischi influenzato (e tale influenza è chiarissima ancora oggi) praticamente tutti i rapper provenienti dalla zona Sud degli USA. L'uscita del suo ultimo disco merita quindi attenzione, molta più di quanto non gli ne sia stata data. Scopriamo dunque com'è andato il ritorno sulla scena del veterano del rap.

Ludaversal è un disco verso il quale era legittimo nutrire dei dubbi. Nonostante l'indubbia grandezza di Ludacris, di cui abbiamo parlato più su, molti erano i rischi di un disco, in qualche modo, privo di mordente. Un MC oramai quarantenne, ricchissimo, con 8 dischi alle spalle, vincitore di 3 grammy, quanta grinta può ancora avere? Il rischio di un lavoro scialbo, stile "Curtis" di 50 Cent, era dietro l'angolo... ma Luda è riuscito a non caderci. Ludaversal è un gran disco, uno dei migliori mai rilasciati dall'MC dell'Illinois, tanto è pieno di grinta, fame e rabbia. Luda rivendica il posto che merita nel rap game, vuole ricordare a tutti chi è e cosa ha fatto e ci riesce splendidamente in questo nuovo disco. La lingua del rapper macina rime infuocate a volontà, barre su barre sputate violentemente verso l'ascoltatore che non potrà, in alcuni momenti, non restare meravigliato dalla foga che contraddistingue quasi tutto il disco. "Ludaversal(intro)", traccia numero 1, lascia spiazzati per l'epicità con cui introduce al disco, epicità che aumenta ad ogni barra di canzoni come "Beast Mode" o "Call Ya Bluff". Non mancano pezzi che si allontanano dall'autocelebrazione per sfociare in momenti di riflessione come "Ocean Skies" (canzone che Luda dedica al padre) o "Charge It To The Rap Game". In questi casi Luda riesce dare all'ascoltatore momenti emotivamente coinvolgenti e punti di riflessione stimolanti, pur riuscendo a non risultare mai noioso o eccessivamente stucchevole, come pure fanno molti altri MC. Dal punto di vista delle sonorità, l'album è un omaggio ai fan di sempre, pieno di basi pesanti e potenti in pieno stile South Side. I produttori sono tutti di elevata caratura: Illmind, David Guetta, Just Blaze e David Banner sono solo alcuni dei grandi nomi che compaiono nel disco. Meno memorabili le collaborazioni, tra le quali uno scialbo Big K.R.I.T. e un Usher abbastanza sottotono. 

In definitiva Ludaversal è una grande prova di Ludacris che è consigliato sopratutto agli amanti delle canzoni più pesanti e potenti, quelle da pompare in macchina a tutto volume, pur non rinunciando ad alcuni momenti di maggiore serietà. Il re del Sud è tornato.  

 

Giuseppe
Author: Giuseppe
“Chased The Good Life My Whole Life Long, Look Back On My Life And My Life Gone, Where Did I Go Wrong?” (Kanye West).

Ludacris - Ludaversal (recensione) - 4.3 su 5 basato su 3 reviews