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  • Categoria: Recensioni
  • Scritto da Giuseppe

Joe Budden - Rage & The Machine (recensione)

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Valutazione attuale: 5 / 5

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L'ultima volta che vi abbiamo scritto di Joe Budden approfonditamente è stato per raccontarvi del suo disco “All Love Lost” che ci aveva convinto dal punto di vista lirico (ma Budden è, da questo punto di vista, davvero una garanzia) mentre ci aveva lasciato qualche dubbio sotto il profilo sono, afflitto da una certa monotonia e scarsa varietà. Oggi torniamo a dedicare al rapper del New Jersey un nuovo pezzo, in concomitanza con l’arrivo sul mercato del suo ultimo album “Rage & The Machine” che abbiamo ascoltato con interesse. Ecco cosa ne pensiamo.

Per far comprendere a grandi linee quelle che sono le caratteristiche del disco possiamo partire proprio da un raffronto dei lavori precedenti dell’MC. “All Love Lost” era un disco fortemente riflessivo caratterizzato da uno Stream of Consciousness grazie al quale Budden riusciva a trasmettere all’ascoltare quasi un’analisi a 360 gradi della sua sfera emotiva. Da questo punto di vista “Rage & The Machine” si muove in un’altra direzione privilegiando un approccio più diretto e tematiche parzialmente diverse lasciando a meno brani il compito di raccontarci il lato più pacato e intimo di Budden e dando prevalenza, per buona parte dei pezzi che lo compongono, al lato più duro e aggressivo dell’MC (questo non vuol dire, e lo sottolineiamo, che il disco dà voce al lato “stupido” o “frivolo” di Joe dato che il cambiato non sta tanto nel fatto che non ci sono più narrate le emozioni e le riflessioni dell’artista, quando nel modo in cui queste ci vengono portate). Postulata questa differenza che vede, idealmente, il passaggio da un lavoro più morbido a quello più duro, possiamo subito far felici i fan circa la qualità del lavoro di Budden. Se cambiano infatti i temi e i modi, non cambia la perizia del rapper nell’affrontarli che ci regala un disco liricamente potente e che mostra anche una maggiore convinzione dal lato tecnico. Un esercito di rime e punch-line condite da una rinnovata aggressività e grinta aspetta chiunque si appresti ad ascoltare il disco e questo è chiaro sopratutto nella prima traccia “Three” che setta su questa via il tono dell’album. Il veterano Joe Budden indossa con orgoglio l’età e l’esperienza che essa porta con se e non ha alcun timore nel proclamarsi “Il migliore MC dello stato di New York” , affermazione sorretta dai pezzi seguenti che, salvo qualche rara e leggera caduta, sono tutti di elevata qualità. Più pacati risultano 2 brani in particolare, “Flex” e “I Wanna Know”, che sembrano indicare un tentativo da parte di Joe di dare anche una forma di intrattenimento più “easy” anche se l’intento viene parzialmente rovinato dai ritornelli dei due brani che si rivelano, ma questa è un’opinione di chi vi scrive, poco trascinanti (nonostante il ritornello di “Flex” sia stato affidato, tra l’altro, a Tory Lanez). Altri brani che ci hanno convinto tantissimo sono stati “Idols” e “I Gotta Ask” laddove il primo pezzo ci regala una panoramica del rapporto tra Budden e gli altri grandi nomi della scena mentre il secondo si apre regalandoci, in soli 2 versi, 2 classiche citazioni di Jigga e Biggie (non male). Volendo essere severi potevamo forse aspettarci di più dal pezzo “Serious” in collaborazione con il compagno di crew Joell Ortiz (che partecipa al disco insieme a Fabolous, Emmany, Jazzy, Stacy Barthe e il già citato tory Lanez). Dal punto di vista sonoro non possiamo che notare come affidare la produzione dell’intero disco a “AraabMuzik” abbia giovato al lavoro che presenta dunque una varietà maggiore rispetto al disco precedente, passando da beat classici a pezzi più melodici e lasciando spazio, nel pezzo “Wrong One”, anche ad un po' di Trap (di quella fatta bene, fortunatamente).

In definitiva possiamo considerare l’album promosso a pieni voti. Il progetto, più convincente del precedente “All Love Lost”, mostra un veterano in piena forma e ben lontano dal tirare il freno e non possiamo che sperare quindi che i successivi, già annunciati, progetti di Budden si pongano su questo livello. Ben fatto Uncle Joe.

 

Giuseppe
Author: Giuseppe
“Chased The Good Life My Whole Life Long, Look Back On My Life And My Life Gone, Where Did I Go Wrong?” (Kanye West).

Joe Budden - Rage & The Machine (recensione) - 4.5 su 5 basato su 2 reviews