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Il rap guida le proteste contro Donald Trump

DonaldTrump

Donald Trump è uno dei candidati alle primarie del partito repubblicano degli Stati Uniti, e pare molto vicino a diventare il candidato alla presidenza per il suo partito. Trump, oltre a essere un noto imprenditore, sta facendo discutere tantissimo in tutto il mondo per la sua campagna anti-immigrazione accompagnata da una certo disprezzo per le minoranze etniche statunitensi, come latini e afroamericani. Un paio di giorni fa, Trump avrebbe dovuto tenere un comizio a Chicago, città del nord degli Stati Uniti con una forte presenza di afroamericani e stranieri di ogni parte del mondo. 

Ebbene la città del vento ha voluto rispondere alla politica razzista di Trump, visto che migliaia di persone sono scese in piazza a protestare tanto da fare in modo che il comizio di Trump venisse cancellato. La protesta di Chicago, come già era successo in occasione delle rivolte contro la brutalità della polizia qualche tempo fa, è stata accompagnata da tanto rap, negli slogan sui cartelloni e nelle voci dei protestanti.

Qui un breve video di una folla eccitata mentre canta "Alright" di Kendrick Lamar, brano diventato simbolo della protesta afroamericana ormai.

Fino a quello che è diventato il cartellone più divertente della protesta, tanto che ha fatto il giro del mondo in poche ore, che fa riferimento alla celebre intro di Future per il suo producer Metro Boomin ("If Young Metro don't trust you i'm gon' shoot you") che è letteralmente il tormentone dei memes del momento.

they turnt up in Chicago today

Una foto pubblicata da Leland Spielberg (@metroboomin) in data:

Ed infine anche un gruppo di ragazzi che rappano in gruppo "Fuck Donald Trump" a ritmo del brano "Knuck If You Buck" dei Crime Mob.

Inutile dire che anche tantissimi rapper si sono scagliati contro Trump in questo periodo, da Rick Ross a Mac Miller che aveva usato il suo nome per la sua prima hit dall'omonimo titolo.

In conclusione, da un punto di vista esterno, possiamo affermare che in tutto questo, tralasciando i pareri di natura politica, è veramente fantastico vedere come sia il rap a guidare la protesta di una generazione e come il rap torni anche ad essere presente nelle questioni sociali di rilievo grazie ad artisti come Kendrick Lamar e altri. Mentre vogliamo sognare che un giorno tutto questo sarà possibile anche qui da noi.

 

Gabriele
Author: Gabriele
"This is my canvas, I’ma paint it how i want it baby” (J. Cole).