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  • Categoria: Recensioni
  • Scritto da Gianluca

Mecna - Lungomare Paranoia (recensione)

Lungomare_Paranoie

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La bellezza della musica sta nella sua capacità assoluta di riuscire a creare un mondo meraviglioso, diverso da quello in cui viviamo tutti i giorni. La musica ti “aliena” dai problemi, ti fa sentire in connessione con mille altre persone, è l’autentica salvezza dei nostri giorni. Personalmente, l’hip hop per me è stato fondamentale, mi ha aiutato a superare i momenti più difficili e mi ha fatto scardinare le prigioni mentali in cui noi tutti ci perdiamo. Da questo punto di vista Mecna, rapper di cui oggi vi devo scrivere, ha avuto un ruolo importantissimo sia per me sia per tantissime altre persone che riuscivano a rivedersi nelle sue parole; “Disco Inverno” è stata l’apoteosi finale di quei temi, un disco incredibile sotto tanti punti di vista. Da quell’album ne è passata di acqua sotto i ponti, tanto che c’è stata una leggera variazione stilistica nella produzione musicale di Mecna: se prima la vicinanza (musicale) al buon Common era netta e chiara, adesso ci si avvicina di più a tendenze più “musicali” (vedi autotune). Questo percorso ha portato all’uscita di “Lungomare Paranoia”, terzo album ufficiale per il rapper pugliese. Come sarà andato il buon Mecna questa volta? Andiamolo a scoprire insieme!

Anzitutto, Mecna stavolta non ha promosso l’uscita del disco in nessun modo, ne tramite l’uscita di singoli ne con la promozione sui social: l’album infatti è uscito a sorpresa alla mezzanotte del 13 Gennaio, scelta rivelatasi vincente grazie al grande scalpore che ne è scaturito sui social. Il titolo del disco, ”Lungomare Paranoia”, fa pensare ai chilometri percorsi dall’artista pugliese per raggiungere la sua Foggia. Cosi come “Laska”, anche per questo disco la scelta è stata quella di farlo uscire ad inizio Gennaio: se in quel caso l’associazione con la neve e con le temperature invernali era abbastanza facile, questa volta è più complesso pensare alle lande desolate di sabbia su cui spande il disco. Ascoltandolo di getto, sembra quasi di trovarsi di fronte ad un concept album, in cui l’artista definisce chiaramente la sua “paranoia” per la perdita di persone amiche con cui si condivideva qualsiasi cosa, e questa lontananza fa male all’artista (vedi “Vieni via”). Musicalmente, c’è un po’ di tutto in questo disco: rap, pop, elettronica, autotune, e risultano molto interessanti pezzi come “Malibù” e “Buon compleanno”. Come detto dallo stesso Mecna, per questo disco la scelta è stata completamente affidata ai suoi gusti del momento. Nell’album non sono presenti featuring, mentre per le produzioni ci si è affidati a Fid Mella, Alessandro Cianci, Lvnar, Iamseife, Nude, GodBlessComputer, The Night Skinny e 24SVN.

In conclusione, “Lungomare Paranoia” apre un nuovo capitolo della vita musicale di Mecna, in cui il rapper pugliese cerca (ancor di più se possibile) di evolversi il più possibile a livello musicale pur continuando a parlare degli stessi temi (con le variazioni dovute alle esperienze quotidiane). Il successo riscosso dall’album è sicuramente notevole, vedremo nei prossimi mesi se quest’ondata di novità è destinata a proseguire!

 

Gianluca
Author: Gianluca
"Money never made me, money never played me!" (M.O.P).

Mecna - Lungomare Paranoia (recensione) - 5.0 su 5 basato su 6 reviews