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  • Categoria: Eyes On The Game
  • Scritto da Gabriele

Fade To Black è il tributo di Kendrick Lamar a Kobe Bryant

KobeKendrick

Kobe Bean Bryant, è nato a Filadelfia nel 1978, ma è cresciuto in Italia dal 1984 al 1991, tra Rieti e Reggio Calabria, dove papà Joe Bryant giocò nelle rispettive squadre di basket di Serie A delle due città. Il giovane Kobe va a scuola e fa amicizia con i compagni italiani, non per niente ancora oggi può vantare un perfetto italiano, ma mentre i suoi coetanei impazziscono per il calcio, lui sa già cosa vorrà fare nella vita, sa già che giocare a basket sarà la sua vita. 

Tornato in Usa qulche anno dopo per il liceo, Kobe non ha mollato la sua passione per il basket e inizia a giocare nella squadre della scuola della sua Filadelfia. I risultati sono ovviamente ottimi, tanto che inizia a guadagnarsi fama a livello nazionale. Così nel 1996 decide di non fare l'università per provare il grande salto e rendersi disponibile per il Draft NBA (una sorta di lotteria annuale, dove ogni squadra della lega ha diritto a scegliere due giovani giocatori provenienti dai licei, dalle università e dai campionati europei). Kobe viene scelto dagli Charlotte Hornets, che tramite uno scambio lo cederanno ai Los Angeles Lakers, il resto è Storia. La "s" maiuscola è voluta. 1 Slam Dunk Contest, 18 volte inserito nel team All Star della lega, 4 volte miglior giocatore dell'All Star Game, 2 volte miglior marcatore della stagione, 2 volte miglior giocatore delle finali NBA, 1 volta miglior giocatore della stagione e 5 titoli NBA vinti tutti in maglia Lakers, solo uno in meno di Michael Jordan. Forse ora la "s" maiuscola vi è più comprensibile.

Quest'anno dopo vent'anni di carriera Kobe ha annunciato che si ritirerà dal basket, con lo sconforto di migliaia di fan in tutto il mondo. Bryant giocherà infatti la sua ultima partita questa notte allo Staples Center di Los Angeles, ma Scoop Jackson, famoso giornalista del canale sportivo americano ESPN, ha trovato il modo di rendere questo momento ancora più epico, scrivendo insieme a Kendrick Lamar, un testo per un video tributo dal "secondo Dio di LA" (insieme a Kobe). 

"I’m talking about your blood, your sweat, your tears, even your DNA is placed in these L.A. concretes, man. Nothing will ever replace that or erase that. Forever great in our hearts. So, with that being said, it's never goodbye, simply respect due.". "Untitled 0/Levitate" in sottofondo in questo video, mentre Kendrick racconta la leggenda che è Kobe Bryant, tra il passare delle immagini delle sue imprese più grandi. 

E come dice K Dot con delusione a inizio video, purtroppo si, "Kobe si ritirà per davvero", e sappiate che, a prescindere dallo sport che amate o dalle passioni che avete, se ne sta per andare un personaggio che verrà ricordato per sempre per la sua determinatezza nel rincorrere l'obiettivo e per la tenacia e l'amore che mostrava di avere per la sua passione, ancor prima delle schiacciate o delle vittorie. Domani se ne andrà un grande, fidatevi almeno di Kendrick.

 

Gabriele
Author: Gabriele
"This is my canvas, I’ma paint it how i want it baby” (J. Cole).