facebook  twitter  vimeo  YouTube  

Menu
  • Categoria: Top 5 Beats
  • Scritto da Francesco

FatFat CorFunk - Top 5 Beats

fatfat top 5

 

Ci accompagna nell'ottava puntata di TOP 5 BEATS, la rubrica più amata dai beatmakers di tutta Italia, una delle icone di questa disciplina: FatFat CorFunk, DJ, beatmaker ed MC bolognese / milanese classe '79.

 

FatFat CorFunk Top 5: 

 

1. Diamond D - Best kept secret

 Diamond D - Best kept secret

 

Produttore: Diamond D

 

"Ho imparato che senza il concetto serio di "break" puoi far suonare la tua roba nei migliori studi e con i migliori macchinari ma non sei nella seria competizione. Diretto da BX 'sto DJ/Beatmaker/Digger/M.C. con il suo primo album "Stunts,Blunts and Hip Hop" si è piazzato sul gradino successivo, e non lo dico io sia chiaro, parla la storia dei seri cosiccome per gente tipo Lord Finesse, ShowBiz, Preemo, Q-Tip, Dilla, Buckwild, Dj Quik, Pete Rock ed altri che magari non rientrano in questa Top 5 a livello di parole scritte ma ci sono spiritualmente dato che ogni vibe seria ne richiama un'altra con altrettanto rispetto. Ovviamento ne conservo il vinile originale sia dell'album che di questo magico singolo che si apre con una porzione di fiati dell'ultra-classico e stimato "N.T." dei Kool & The Gang. Primo colpo di genio. Poi si piglia un break raro, rozzo e killer di Three Dog Night dei primi '70 e comincia a salutare tutti. Poi vabbè c'è una piccola perla a metà pezzo in cui c'è un richiamo a "Shaft in Africa" e per non farsi mancare nulla mette nel ritornello una barra di Big Daddy Kane in cui dice "rapper tries ta 'cause i crush da muthafucka". Mani e testa indietro come per dire "Diamond ma tu sei fuori di testa!!!". Capii circa 15 anni fa o giù di lì che questo beatmaker e non solo avrebbe avuto a vita il mio rispetto, e chiudo con l'ultima cosa altrimenti tiro fuori robe sue che mi scombussolano sul serio talmente il livello. Lascio a qualsiasi clown che si aggira "Soul on ice", una maestosa produzione ufficiale di Diamond D per uno dei più influenti M.C. della costa Ovest ovvero Ras Kass. Tirò fuori dal cilindro o meglio dagli scaffali impolverati di vinili quel maestro di David Axelrod. Nota d'onore ad un suo grande maestro ovvero Jazzy Jay che tirò fuori con T La Rock nei primissimi '80 "It's yours" che giusto per farsi un'idea venne ripresa tra gli altri da Nas in "The world is yours", altro beat di Pete Rock per cui riservo un pezzo d'anima."

 


2. Notorious B.I.G - Party And Bullshit

 Notorious B.I.G - Bullshit And Party

 

Produttore: Easy Moe Be

 

"Parlo di questa ma è come se stessi parlando anche dei diamanti che questo veterano ha prodotto per Tupac ad esempio nell' LP "Me against the world", per il primissimo Genius/GZA, per il Craig Mack di "Flava in ya ear" oooooh merda mentre scrivo mi sto ri-stupendo e mi gira in testa la sua "Jeeps ,Lex Coups, Bimaz and Benz", un must. Eh vabbè, l'unico che produsse in gran quantità sia per Pac che per Biggie e pure i due assieme in studio assieme ahahahah è micidiale. E che produsse Miles Davis e parte del suo ultimo album in studio vogliamo parlarne? Meglio tacere di fronte a 'sti monumenti. Ma noto con dispiacere che qua 'sta gente sia considerata alla stregua di 4 giovanotti alle prime armi a cui capita di buco di culo un buon beat e buon beat per come gira nelle casse s'intende perchè se andiamo a vedere le furberie che ci stanno dietro il beat e la persona cascano a picco. La scelta è caduta in questo caso su "Party and bullshit", si dice singolo di debutto di Biggie se non si considerano i featuring per remixoni Bad Boy di quel periodo tipo nel caso di Super Cat. Nel b-side di 'sto singolo in vinile uscito prima di "Ready to die" per una soundtrack c'è pure un remix del degnissimo Lord Finesse, DITC è la tradizione di questo perciò poche menate. Tornando a 'sto spezzone Easy Moe Be ebbe il colpo di genio di basare il ritornello su un sample dei Last Poets in cui verso la fine di "When the revolution comes" cantano proprio queste 2 parole chiave Party and Bullshit. Attorno a ciò si snoda uno dei classici di sempre di Biggie dove nell'intero già Easy Moe Be presenta la propria preparazione inserendo una porzione campionata da "The show" della Get Fresh Crew "Here we go ere we go, c'mon c'mon Heeeeeh" che cazzo, parte il viaggio su 'ste parole. Drums massiccissime e su 'ste drums arriva il bello, il carisma, il background dico solo "UFO" di ESG, non si può prescindere da questa roba, il "non si può" sta per il "non posso" sia chiaro, come stessi parlando a me stesso perchè non mi sento di dare lezioni a nessuno ma un po' di buon senso qui in Italia ci vorrebbe, giusto il minimo. Stavo, sto e starò male quando Biggie e Easy Moe Be li sento incontrarsi."

 


3. Juice Crew (Big Daddy Kane, Masta Ace, Kool G Rap, Craig G) - The symphony

 Juice Crew Big Daddy Kane Masta Ace Kool G Rap Craig G - The symphony

 

Produttore: Marley Marl

 

"Uno dei padri del vero stile Q.B., roba riconosciutagli non dal primo pirla che parla ma dalla stessa comunità del QueensBridge. Il suo da sempre per me ha rappresentato l'essenza, quel sound essenziale di matrice Newyorkese che ha innalzato con il suo SP 1200. Già con "Marley scratch", suo primo singolo in vinile che conservo gelosamente, si eleva per poi passare a produrre il classico senza tempo "The Bridge" di MC Shan e lì tanti produttori caddero a terra, ma forse ne cadono più tuttora. "The Symphony" mi spezza, ne ho studiato il beatmaking lì sopra, l'M.C'ing lì sopra da Big Daddy Kane a Kool G Rap fino a Masta Ace e la freestyle-icon Craig G. Giro di piano di Otis Redding e break di Lafayette Afro Rock Band. E qui si chiude un cerchio, tra chi cerca di chiudere tanti "triangoli facili" ma almeno un cerchio non lo chiude."

 


4. The D.O.C - It's Funky Enough

 The D.O.C - Its Funky Enough

 

Produttore: Dr.Dre

 

"La scuola in questione non è di certo risalente a qualche anno fa e nemmeno agli anni '90 ma parlando di Dre si parla prima di tutto di un DJ selecter e digger assurdo e perciò super conoscitore fin dai primi '80 dei vinili da cui estrapolava e lavorava i suoi samples. Partendo poi dal presupposto che inizialmente ma anche in seguito ha sempre tenuta all'erta il sound della 808 per inasprire ancor di più alcuni suoi capolavori. La scuola è World Class Wreckin Cru, N.W.A. e Aftermath... Longevità allo stato puro, ancora oggi tra i 2/3 più quotati ed attesi per le uscite, fa riflettere ciò. Da Compton con con il concetto di "dope" incorporato. C'è da cagarsi addosso di fronte allo stupore che in ogni B-Boy può creare o almeno a me creò nella mia cameretta un pezzo come "Dopeman" degli NWA prodotto ovviamente da lui oppure l'aspirassimo manifesto "Boyz in the hood" suona ancora attualissimo nella sua semplicità e potenza. Sentivo "Straight outta Compton" o "Alwayz into somethin" e non capivo più un cazzo letteralmente. In seguito collegai a 'sta roba gente tipo The Winstons e Joe Tex che cominciavo a scoprire e subivo un fascino impressionante. Sono andato completamente sotto per "Deep cover", qua Dre offrì il capolavoro partendo da un break di Sly & The Family stone. "The Chronic" forse troppo ovvio citarlo ma resta uno dei dischi masterpiece di sempre. Comunque la mia scelta riguardo a Dre per questioni di legame, affetto, momenti di vita e lezioni di vita cade in particolare su "It's funky enough" di The D.O.C., veterano e per me ispiratore al mic; questo era il singolone estratto dal suo LP che mi sta girando sul piatto ora intitolato "No one can do it better". Dre lo produsse basando l'intero brano su un loop ipnotico di Foster Sylvers corredando il tutto con piccoli estratti vocali di James Brown. Ancora oggi capita di beccare 'sto beat all'interno di mixtapes freschissimi a dimostrazione del fatto che il rispetto dei seri di cui gode a livello storico il nostro Mr. Detox è indefinibile. Queste sono di quelle tracce che ascolta un babbo e mi dice: "ma cosa ci trovi di così speciale in un beat del genere, ce ne sono di meglio di suoi, più ricchi di suoni" e non c'è dialogo nemmeno se lo avvii, qua c'è l'essenziale per dimostrare chi è sul podio, diggin' per trovare il loop migliore e a casa tutti. Questa è roba tipo "It's my thing" degli EPMD in cui quel loop con un funk all'ennesima potenza della Whole Darn Family ha riaggiustato i giochi."

 


5. Pete Rock & C.L. Smooth - The Main Ingredient

 Pete Rock  C.L. Smooth - The Main Ingredient

 

Produttore: Pete Rock

 

"The main ingredient" è un singolo estratto dall'album omonimo di Pete Rock & CL Smooth e in quell'album c'ho lasciato un pezzo di cuore. Di Pete c'é troppo da scegliere perchè lasciar fuori roba tipo "T.R.O.Y.", "Down with the kung" e robe del genere fa male ma le scelte sono da fare e a 'sto giro mi sento di dare un valore aggiunto a questo beat spaventoso, sound Soul/Jazz da barella e si parte per il viaggio. Cioè ragà qui ha tirato fuori un sample da un vinile che porca di quella troia mah, come puoi non dare rispetto a chi sarebbe doveroso darlo cioè stiamo parlando dell'LP "Layers" di Les McCann, roba che magari tu leggi e te lo scarichi al volo e inculi tutti campionandoti l'impossibile, ma chi inculi? ahahah, solo la tua anima inculi, non sei uomo sei un furbo e stop. C'è gente come me che ha fatto diggin' per anni e anni prima di avere fra le mani questo vinile originale. Per questo mentre li scrivo allo stesso tempo odio citare le fonti dei samples, ho la mentalità da DJ perciò il rinnovarmi, il rinfrescarmi e l'aggiornarmi ogni santa ora è una prerogativa mia ma resto pure scuola "copriamo i centrini per non farti scoprire che cazzo sto suonando" come succedeva quando i primi DJ's suonavano i break originali. Tornando a questo beat ci sono dentro oltre a Les McCann anche altre perle tipo all'inizio un sample da ipnosi di Albino Gorilla che introduce pian piano il pezzo, mentre all'inizio inizio c'è il colpo in fronte ovvero la vera cura dei particolari inserendo nell'intro una porzione di fiati che c'è a metà di "Submission" di Tyrone Washington mentre sopra girano il classico whoo whoo di "Sound of da police " di Krs 1 e il Check it out dell’inconfondibile voce di Big Daddy Kane in "Just rhymin with biz" A livello di drums lasciamo stare perchè il livello è già abbastanza imbarazzante e soffrire di cuore per 'ste robe non è bello."

 

Posto d'onore:

DJ Mark The 45 King - The 900 number

 

DJ Mark The 45 King - The 900 number

 

Mark The 45 King perchè per onsetà intellettuale non può mancare avendo lui tirato fuori già a metà '80 il sound di "The 900 number" campionando un vinile che nel mio percorso di diggin' ho faticato moltissimo a trovare ma che quando ce l'hai in mano ne senti il peso e senti pure il peso di dar merito a chi per primo ne ha estrapolato una scuola da cosiddetto next leve. "Unwind yourself" di Marva Withney è la fonte, un fondamentale per qualsiasi tipo che approcci sul linoleum in modo rispettoso. Ma poi 'sto tipo daaaaaaaaai, 45 King ha dato vita al sound della Flavor Unit, negli anni c'è stato e c'è tuttora e a tirare la mazzata. Giusto per dirne una è lui che ha prodotto quella genialità di "Hard knock Life" di Jay-Z. Dio benedica 'sto beatmaker.

 

FATFAT HIPHOPREC

 

Author: Francesco